Lo United di Amorim apre ufficialmente la crisi del Liverpool di Slot: quattro sconfitte consecutive
Vittoria per 2-1 ad Anfield. Il Liverpool conferma che non è importante quanti soldi spendi sul mercato ma come li spendi. Fin qui, Isak e Wirtz due flop

Pre Liverpool 17/09/2025 - Champions League / Liverpool-Atletico Madrid / foto Pressinphoto/Image Sport nella foto: Florian Wirtz
Lo United di Amorim apre ufficialmente la crisi del Liverpool di Slot: quattro sconfitte consecutive
Chi glielo doveva dire ad Amorim che sarebbe stato lui ad aprire ufficialmente la crisi dei rivali storici del Liverpool che sono campioni d’Inghilterra e sono reduci da un mercato che probabilmente un po’ troppo pomposamente è stato definito strabiliante. Hanno speso tanti soldi sì ma li hanno spesi male. Malissimo. Oggi Slot ha schierato Isak centravanti e poi lo ha sostituito al minuto 72 con Federico Chiesa. Wirtz (l’altro acquisto d’oro dell’estate) è entrato al minuto 62, il che vuol dire che ha cominciato dalla panchina.
Il Liverpool ha perso in casa 1-2 contro lo United. È la quarta sconfitta consecutiva. Non vince dal 23 settembre quando i Reds hanno sconfitto 2.1 il Southampton. Da allora solo ko: contro il Crystal Palace, il Galatasaray in Champions, il Chelsea e lo United. E adesso è scivolato al quarto posto in Premier a quattro punti dall’Arsenal capolista.
Dall’altra parte della barricata è rinato lo United di Amorim che ha superato la crisi, ha evitato il licenziamento e lentamente si sta appropriando della squadra e comincia a piacere anche ai tifosi (quando vinci, piaci sempre ai tifosi). Nelle ultime quattro partite in Premier, lo United ha battuto Chelsea e Liverpool oltre al Sunderland. Ora sono noni in classifica con 13 punti, a due lunghezze dai Reds.
Lo United è andato in vantaggio subito, in ripartenza, con Mbeumo. Il pareggio del Liverpool solo al 78esimo con Gakpo su assist di Federico Chiesa. Ma in agguato c’era Maguire che ha segnato la rete del vantaggio.
Al Liverpool niente lanci lunghi e rimesse laterali, Slot: «non è così che si vincono i campionati»
La Premier League sta cambiando: lanci lunghi e rimesse laterali. Gioco spezzettato e primo comandamento non far giocare gli altri. Addio al Guardiolismo fatto di palleggi e verticalizzazioni. Ma c’è chi non ci sta: Arne Slot, allenatore del Liverpool non seguirà questa tendenza, né ora, né mai. Ne parla il Times
Slot nuota controcorrente rispetto alla Premier: Le grandi squadre non giocano così
Una serie di tre sconfitte in una settimana prima della sosta per le nazionali ha acceso i riflettori sull’evoluzione del Liverpool campione, ma la risposta di Slot è stata quella di restare fedele ai propri principi, non di allontanarsene. Il tecnico olandese vuole continuare a nuotare controcorrente, a partire dalla sfida contro il Manchester United ad Anfield, e crede che alcuni dei costosi acquisti estivi — in particolare Alexander Isak — siano ora pronti a guidare la squadra fuori da un periodo di transizione difficile e a riaffermarne la forza. «Quel tipo di gioco fatto di lanci lunghi e seconde palle non è lo stile con cui si vince questo campionato da almeno vent’anni», ha spiegato Slot. «Non lo fanno Bayern Monaco, Barcellona, Real Madrid, Liverpool o Manchester City. È però una risposta legittima quando si gioca contro squadre di quel livello: contro il City, contro l’Arsenal, contro il Chelsea».
Una tendenza nata in reazione al titolo del Liverpool
Secondo Slot, questa tendenza è nata proprio come reazione al successo del Liverpool: molte squadre ora preferiscono difendersi basse e affidarsi a lanci lunghi. Lo United lo aveva già fatto a gennaio, riuscendo a strappare un 2-2 ad Anfield. L’allenatore ammette che i Reds hanno sofferto contro avversari che usano queste tattiche. Ha analizzato nel dettaglio le prestazioni: «Abbiamo subito nove gol in campionato: quattro da palla inattiva, due in contropiede e tre su azione. Concediamo troppe situazioni da cross, soprattutto sulle fasce. Dobbiamo sistemare questo». E aggiunge: «Se perdi tre partite di fila e indossi la maglia del Liverpool, non importa chi hai davanti: devi reagire».
Slot Vuole che il Liverpool torni a essere pericoloso su calci piazzati e ritrovi quella scintilla di creatività che l’anno scorso aveva spesso il volto di Mohamed Salah. A 33 anni, però, l’egiziano non può portare da solo il peso dell’attacco. Per questo il club ha investito 320 milioni su Florian Wirtz, Hugo Ekitike e Alexander Isak. Dopo settimane di lavoro per ritrovare la condizione, il 26enne svedese ora è pronto, dice Slot, «al cento per cento». «Cosa mi aspetto da lui? Gol», ha sorriso l’allenatore. «Ma anche la leadership nel pressing. È un numero 9 del Liverpool, e deve segnare: è quello che ha sempre fatto. Se è in forma, la squadra continuerà a creare le occasioni migliori e a tirare più di chiunque altro in Premier League».