L’Inter non ha gradito gli attacchi di Conte a Marotta e a Chivu (Gazzetta)
Marotta definito «il dirigente che fa l’escalation», tutto è considerato inopportuno nella sede nerazzurra. Conte pensava che Chivu non avrebbe parlato

Db Monza 07/08/2024 - amichevole / Inter-Al Ittihad / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giuseppe Marotta
L’Inter non ha gradito gli attacchi di Conte a Marotta e a Chivu (Gazzetta)
L’Inter infastidita da Conte, scrive così la Gazzetta. Le parole di Antonio Conte nel post-partita di sabato non sono andate giù al club nerazzurro, a partire da Beppe Marotta anch’egli bersaglio dell’allenatore del Napoli.
Scrive la Gazzetta:
Nel mirino del club nerazzurro c’è sempre Conte, l’ex al veleno che ha scucito l’ultimo tricolore con il suo Napoli barricadero. È il tecnico che ha fatto ondeggiare il big match a suo piacimento, come fa solo un domatore con il suo lazzo: anche questo è un pregio nel corpo a corpo per il titolo.
Se le schermaglie e gli insulti tra Antonio Conte e l’ex pupillo Lautaro sono state declassificate presto nel file “cose di campo”, al contrario l’Inter non intende passare sopra alle successive affermazioni dell’allenatore napoletano, considerate ancora ieri molto gravi, sia nella forma che nel contenuto. Dall’aver tirato in ballo il collega Chivu che, al contrario di tutti, ha scelto la nobile strada del fairplay evitando ogni accenno di polemica, all’aver attaccato direttamente Marotta, «il dirigente che fa l’escalation», tutto è considerato come inopportuno nella sede nerazzurra. Ingiusto, anche alla luce delle dichiarazioni presidenziali sul caso Mariani: «Il rigore del Napoli ha indirizzato la partita, serve chiarezza, Rocchi aveva detto “basta rigorini…”», ha detto Marotta, senza però togliere nulla alla prova di McTominay e compagnia.
Quando gli sono state riferite quelle parole, Antonio ha armato il bazooka: «Io non lo avrei permesso da allenatore a un mio dirigente, in questo caso presidente, di intervenire così. Così sminuisce anche il tecnico, io mi sono sempre difeso da solo, non ho bisogno di papà». A dirla tutta, quando esplodeva in tv, pare che Conte fosse convinto che il collega romeno non avrebbe parlato ai media: pensava che avrebbe preso la scena solo il suo ex dirigente, ben conosciuto tra Torino e Milano. L’uomo con cui ha vissuto questa tempestosa storia italiana, fatta di addii e ritorni, brevi idilli e lunghi conflitti.
Conte: «Marotta? Sbaglia a lamentarsi, così concede alibi ai suoi e sminuisce Chivu. Io da allenatore non lo avrei permesso»
Il tecnico del Napoli Antonio Conte è intervenuto a Dazn dopo la vittoria contro l’Inter.
Reazione di orgoglio, rivisto l’Antonio Conte che qualcuno non vedeva più.
«Vivo la parita con i miei calciatori, nel bene e nel male. Abbiamo affrontato una squadra fortissima, per me la più forte in Italia, non arrivi in finale di Champions due volte in tre anni. La rosa dell’Inter è fuori portata rispetto a tutte le altre, ha lasciato qualche titolo per strada. Abbiamo vinto oggi nonostante le diifficoltà, viaggiamo con infortuni importanti: Hojlund, Lobotka, Rrahmani oggi De Bruyne, ieri Meret si è fratturato un piede, Lukaku si è fatto male a inizio stagione. Magar qualcuno ci ha mandato alche sfiga addosso. L’Inter era venuta per ammazzarci, sportivamente parlando, era in grande salute, contro una squadra in difficoltà. Avevamo perso contro il Torino e in maniera brutta contro il Psv, ma noi nona avevamo voglia di morire. Abbiamo giocato una partita bella, tosta gagliarda, ottima prestazione tra tantissime difficoltà»
Lautaro, c’era qualcosa in sospeso?
Conte: «Quando giochi questo tipo di partite, può accadere. Mi preme ricordare che dopo dieci anni ho portato l’Inter a vincere lo scudetto dopo nove scudetti consecutivi della Juventus, sapete cosa rappresenta per me la Juve. Dal punto di vista umano non ho avuto modo di conoscerlo per bene. È un grandissimo giocatore, gli faccio i migliori auguri»
Rigorini, Marotta si è lamentato.
Conte: «L’Inter appena può, manda Marotta in tv. Le altre inviano gli altri dirigenti. Da noi, vengo io a parlare. Una grande squadra (come l’Inter) deve fare le corrette valutazioni sul perché ha perso, questo è nocivo, io questo da allenatore non lo avrei permesso, anche se Marotta adesso è anche presidente, ma così dai alibi ai tuoi. Venire a fare considerazioni adesso, mah, che lasci le cose a chi ha giocato la partita, così sminuisce anche Chivu, non ho mai chiesto ai presidenti di fare il papà e venire. Queste difese d’ufficio diventano un po’, dai, va bene così. »











