Il Barcellona ci ricorda quanto è complesso costruire uno stadio: il tetto al Camp Nou arriverà solo nel 2027
Forse il nuovo stadio sarà inaugurato a novembre. Il Comune ha dato l'ok per 27mila posti ma il Barca vuole entrare quando si arriverà a 45mila. Per ora, resta al Montjuic

Barcelona's Polish forward #09 Robert Lewandowski falls on the ground during the Spanish league football match between FC Barcelona and Club Deportivo Leganes SAD at the Estadi Olimpic Lluis Companys in Barcelona on December 15, 2024. (Photo by Josep LAGO / AFP)
Il Comune di Barcellona ha concesso al Barcellona la licenza di prima occupazione relativa alla curva sud e alla tribuna del Camp Nou che porterebbe la capienza momentanea di 27.000 spettatori. Ma questo non significa tornare a casa, occorrerebbero almeno 45.000 persone ipotesi prevista per metà novembre. Lo scrive El Paìs
Il Barcellona resta a Montjuic fino a metà novembre
La squadra allenata da Hansi Flick continuerà a disputare le proprie partite casalinghe all’Estadi Olímpic de Montjuïc, dove si giocheranno già le prossime sfide contro il Girona (sabato) e l’Olympiacos (martedì in Champions League), fino a quando non saranno pronti tutti i permessi necessari per la riapertura.
Il ritorno al Camp Nou è un punto cruciale anche dal punto di vista economico: nel bilancio che sarà votato dai soci domenica prossima in assemblea, sono infatti previsti introiti legati alla riapertura dello stadio durante la stagione in corso. «Abbiamo posto l’accento sulla sicurezza, soprattutto perché si tratta di uno spazio che continuerà a essere un cantiere pur ospitando un pubblico numeroso. La convivenza tra lavori e spettatori richiede il rispetto di condizioni di sicurezza rigorose», ha dichiarato venerdì Laia Bonet, vice-sindaca all’Urbanistica. Riguardo ai tempi di conclusione dei lavori, Bonet ha sottolineato che «non spetta al Comune fissare un calendario, poiché i lavori sono a carico del club».
Il flop dell’azienda turca ed il cronoprogramma dei lavori del Barcellona
Uno degli errori iniziali del progetto è stato annunciare che un’opera di tale portata sarebbe stata completata in 18 mesi, una tempistica più adatta alla costruzione di un condominio che non di uno stadio. Alla fine, la prima fase dei lavori per ospitare 27.000 spettatori tra curva sud e tribuna durerà più di due anni e quattro mesi (iniziata il 1º giugno 2023). E questo nonostante la scelta della società turca Limak, selezionata perché prometteva di aprire lo stadio a novembre 2024 con 60.000 posti disponibili, rispettando i tempi richiesti dal club.
Il Barça ha già rinnovato con BSM (Barcelona Serveis Municipals) l’utilizzo dello stadio fino a febbraio, con un costo medio di mezzo milione di euro per partita. Per il momento, dunque, il Montjuïc resterà la sede delle partite casalinghe fino al completamento della fase 1B, con la tribuna laterale e i 45.000 spettatori previsti. Successivamente si salirà fino a 60.000 posti. Con la prima e la seconda gradinata del 1957 ormai ristrutturate, si procederà infine alla ricostruzione della terza gradinata, completamente demolita e oggi in fase di ricostruzione con la nuova struttura metallica, fino a raggiungere i 105.000 posti previsti nella versione finale dello stadio.
Nel 2027/2028 sarà installata la copertura sul Camp Nou
Tuttavia, il Camp Nou non sarà ancora terminato. Il completamento dell’opera è slittato dal 2026 al 2027, anno in cui sarà costruita la struttura di sostegno della copertura: servirà infatti un’interruzione di quattro mesi delle attività. Solo durante la stagione 2027/2028 potrà essere installata la copertura, senza sospendere la competizione. Fino ad allora, i tifosi dovranno ancora bagnarsi. Riguardo alla Champions il Barça, come ha già ammesso pubblicamente, intende dialogare con la Uefa per evitare di mantenere due impianti attivi contemporaneamente e poter trasferire la sede senza problemi.