È ufficiale anche Lobotka salta la convocazione in nazionale

Calzona ha sperato fino all'ultimo di averlo, ma a causa dell'infortunio contro il Genoa il regista del Napoli non sarà disponibile

Lobotka

Dc Castel di Sangro 03/08/2025 - amichevole / Napoli-Brest / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Stanislav Lobotka

Lobotka si è accasciato a terra chiedendo subito il cambio verso la fine del primo tempo della sfida contro il Genoa. Non sono ancora certe le sue condizioni perché il Napoli non ha diramato un comunicato ufficiale e proprio per questo motivo il ct della Slovacchia Francesco Calzona ha sperato fino alla fine che potesse unirsi alla nazionale per le sfide di qualificazione ai Mondiali contro Irlanda del Nord e Lussemburgo (10 e 13 ottobre).

Questa sera è arrivata invece la conferma che Lobotka non ce la farà.  Dopo Milinkovic-Savic, anche il regista del Napoli è costretto a saltare gli impegni della propria nazionale per le sfide di qualificazione ai Mondiali 2026. Di seguito la nota ufficiale della Federazione slovacca: “Stanislav Lobotka non sarà disponibile per le doppie partite in Irlanda del Nord e contro il Lussemburgo a causa di un infortunio“.

Infortuni Politano e Lobotka, l’autorevolezza di Conte e del suo staff ha fatto pensare a una insidiosa fatalità

La partita di ieri contro il Genoa ha portato al Napoli tre punti preziosi e la testa della classifica prima della sosta per le Nazionali. Ma nei 90 minuti si sono registrati anche gli infortuni di Politano e Lobotka. Due nuove tegole per Conte che si sommano alle precedenti e mettono ancora una volta il Napoli nelle condizioni di dover rimodulare la squadra. Antonio Corbo su Repubblica Napoli accenna alle perplessità che tutti questi infortuni fanno nascere, dubbi che si dissolvono come neve al sole grazie alle vittorie.

“Lo stop di Lobotka e Politano coincide con i nomi dei più generosi e assidui, dimostrando magari che anche chi è fisicamente attrezzato deve comunque rispettare certi limiti. La fatica è una verità ingombrante che nessuno può nascondere. Più volte è stato richiamato il tema della preparazione, ma l’autorevolezza di Antonio Conte e del suo staff ha fatto pensare piuttosto a una calamità, a una insidiosa fatalità, a una beffa della sorte facendo svanire le stesse perplessità nell’enfasi dei risultati”.

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