De Bruyne e il bicipite femorale, storia di lunghi stop e interventi chirurgici (in Belgio non si parla d’altro)
Il giornale on line Sporza ricorda l'operazione del 2023. Kevin disse: «È stata una procedura seria. C’erano molte lacerazioni. I miei muscoli posteriori della cosciaerano come un panno da cucina bagnato»

Profilo Instagram Kevin De Bruyne, le sue foto dopo l'operazione del 2023
Il destino torna a bussare alla porta di Kevin De Bruyne. Dopo settimane brillanti con la maglia del Napoli, il centrocampista belga è di nuovo alle prese con l’incubo che accompagna la sua carriera: un problema al bicipite femorale. Un dolore già conosciuto, che lo ha costretto troppe volte a fermarsi e che ora rischia di compromettere non solo il suo momento magico in azzurro, ma anche gli impegni con la nazionale belga di novembre. Ne scrive sporza.be
Il problema al bicipite femorale di Kevin De Bruyne
“E’ tornato il panno da cucina bagnato”. Il bicipite femorale torna a tormentarlo. Si attende ancora un verdetto medico ufficiale, ma tutto lascia pensare che Kevin De Bruyne (34 anni) abbia subito un nuovo infortunio al bicipite femorale. Una vecchia piaga, la stessa che lo perseguita da anni nonostante l’intervento chirurgico del 2023. Le immagini di ieri sera sono state dolorose ma, purtroppo, non inedite. Subito dopo aver trasformato il rigore che ha sbloccato la sfida contro l’Inter, il centrocampista belga del Napoli ha accusato un forte dolore ai muscoli posteriori della coscia, lasciando il campo con una smorfia che diceva tutto. Il suo sguardo lucido tradiva la consapevolezza di chi, probabilmente, sa già quale sarà il responso.
Durante la carriera di De Bruyne, ogni lungo stop è quasi sempre stato causato dallo stesso problema: il bicipite femorale. In totale, il belga ha saltato circa 240 giorni di gioco, suddivisi in cinque diversi infortuni. La gravità del disturbo è emersa con chiarezza nell’estate 2023, quando fu costretto a saltare metà stagione.
Gli stop in carriera
Dopo essersi fermato nella prima giornata di Premier League, De Bruyne venne operato e parlò di quella fase come di “una profonda revisione”. “È stata una procedura seria — spiegò allora —. C’erano molte lacerazioni. I miei muscoli posteriori della coscia potevano strapparsi completamente da un momento all’altro. Sulla carta, erano come un panno da cucina bagnato.” Seguì una riabilitazione di quattro mesi, durante la quale il fuoriclasse belga si concentrò su un vero e proprio reset fisico e mentale. Era perfettamente consapevole di come il suo corpo, e in particolare quella zona, fosse stato logorato da un calendario calcistico sempre più intenso. “L’infortunio contro il Burnley è stato un duro colpo, fisico e mentale”, scrisse sui social dopo l’operazione eseguita dal dottor Geert Declercq. Quell’intervento era stato inevitabile, anche perché già nella finale di Champions League del 2023 contro l’Inter De Bruyne aveva avvertito fastidi alla coscia, che ne avevano compromesso la prestazione. Anche allora fu costretto a lasciare il campo, preludio a mesi di stop e al successivo intervento chirurgico. Adesso non resta che attendere il referto medico, ma le sensazioni non sono buone. Il gesto con cui ha portato la mano alla parte posteriore della coscia e il suo volto contratto parlano chiaro. E con l’avvicinarsi della finestra internazionale di metà novembre, anche la sua presenza in Nazionale è seriamente a rischio.











