Ceferin: «L’Uefa non organizzerà mai una competizione per 12 club»
«L’Europa definisce degli standard quando si parla di calcio mondiale e dal di fuori ci sono stati tentativi di riformare il nostro sport»

Db Praga (Repubblica Ceca) 07/06/2023 - finale Conference League / Fiorentina-West Ham / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aleksander Ceferin
Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, che da anni lavora al fianco dell’associazione dei club europei presieduta da Nasser Al Khelaifi, è intervenuto all’assemblea dell’Eca che si sta svolgendo a Roma
L’intervento di Ceferin
«Abbiamo superato crisi senza precedenti, sfidando le tradizioni diventando più forti che mai. Abbiamo superato guerre, epidemie e stravolgimenti economici, ma il calcio europeo è uscito forte e somiglia allo spirito dei gladiatori. Noi mostriamo quel coraggio quando abbiamo deciso di riformare le competizioni per club, un’audacia ricompensata perché ha generato valore fuori e dentro il campo».
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«L’Europa definisce degli standard quando si parla di calcio mondiale e dal di fuori ci sono stati tentativi di riformare il nostro sport, ma noi non organizzeremo mai una competizione per 12 club. Promuoviamo un calcio inclusivo e che sia un’ancora nei momenti difficili che viviamo. Il calcio è un posto dove apparteniamo tutti. Davanti a crisi politiche e sociali abbiamo bisogno di qualcosa che unisca e il calcio ha questo ruolo e dobbiamo conservarlo»
Format che vince non si cambia, la Uefa (e Al-Khelaifi) soddisfatta della nuova Champions
“La Uefa non cede. Questo nuovo format di Champions League, la cui seconda stagione sta per iniziare, è in lavorazione da diversi anni e non è stato elaborato frettolosamente per ostacolare il progetto dissidente della Superlega. […]
Alla fine, questa versione rivista e corretta, che sembrava confermare la svolta “tutto in campo” dell’organismo europeo, funziona. La nuova fase a gironi, chiamata fase a gironi, è stata più prolifica rispetto al formato precedente, con una media record di 3,26 gol a partita, superando il picco più alto raggiunto nel 2019-2020 (3,21). Soprattutto, la suspense non si è fatta attendere, contrariamente ai timori.
In termini concreti, specifica la Uefa «il fatto che le squadre possano essere sorteggiate contro avversari provenienti dalla stessa urna ha contribuito a livellare il campo di gioco. Le squadre più in basso nella gerarchia europea hanno migliorato la loro media punti a circa 1 a partita, rispetto allo 0,7 della fase a gironi tra il 2021 e il 2024»