Cardinale: «Per noi la vera concorrenza è la Premier League. Quello è un buco nero economico che drena ricchezza dal continente»
A The Varsity: «In Serie A, l'ultima può battere la prima in qualsiasi giornata. È la lega più competitiva, ma non veniamo pagati per questo»

Mg Milano 03/09/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gerry Cardinale
Gerry Cardinale rompe il silenzio. Il proprietario del Milan ha parlato negli Stati Uniti al podcast The Varsity, offrendo una riflessione a tutto tondo sulla gestione del club rossonero, sulle sfide economiche del calcio italiano e sul futuro del progetto RedBird.
Le parole di Cardinale
«Com’è possedere una squadra come il Milan? La cosa più difficile che abbia mai fatto. È una sfida, perché l’ecosistema in cui opero è molto resistente al cambiamento».
Cardinale ha poi sottolineato i progressi economici del club:
«In tre anni di proprietà come RedBird siamo stati positivi in termini di flusso di cassa per la prima volta in 17 anni. E non tengo quei soldi per me, li reinvesto nella squadra. Abbiamo speso più di qualsiasi altra squadra di Serie A nell’ultimo mercato estivo. Stiamo costruendo un nuovo stadio, non per intascare denaro, ma per trasformare il profilo finanziario del Milan e portarlo al livello delle squadre di Premier League».
Infine, uno sguardo al futuro del calcio:
«Per noi la vera concorrenza non sono le altre 19 squadre di Serie A, ma la Premier League. Quello è un buco nero economico che drena ricchezza dal continente. Hanno quasi quattro volte le entrate televisive delle altre leghe europee ed è un problema. Eppure, in Serie A, l’ultima può battere la prima in qualsiasi giornata. È la lega più competitiva, ma non veniamo pagati per questo. Perché? Perché i distributori vogliono solo il meglio, da cui nasce il fenomeno della Superlega. Negli Stati Uniti, nessuno vuole vedere Cagliari-Lecce e questo è un problema. La competizione è l’essenza dello sport, ma non è premiata economicamente. Una volta completato il nuovo stadio, voglio condividere il modello con le altre squadre di Serie A, perché non sono la mia vera concorrenza. Il mio obiettivo è la Premier League».











