Berti: «De Bruyne ha un’intelligenza calcistica fuori dal comune, saprà adattarsi al Napoli».

Alla Gazzetta: «L’ultimo scudetto lo abbiamo buttato via noi, ora bisogna approfittare del Napoli che soffre il doppio impegno con la Champions»

Berti su De Bruyne

As Napoli 05/10/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Genoa / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Kevin de Bruyne

Nicola Berti, storico centrocampista dell’Inter, ricorda le sfide indimenticabili contro il Napoli e dice la sua sul big match di scena oggi alle 18:00 al Maradona.

Le parole di Berti

Nicola, lei ha vissuto molte battaglie Inter-Napoli negli Anni ’80, ma al Napoli ha segnato solo una volta, nel ’95 al Maradona. Che ricordo ha?

«Alt, io al Napoli di gol ne ho fatto un altro molto più importante, nella partita in cui diventammo campioni d’Italia a San Siro nel 1989. Tiro al volo all’incrocio deviato da Fusi, pareggiamo dopo il vantaggio di Careca e poi Matthäus fa il 2-1. Per le regole assurde di allora diedero autorete, ma quel tiro andava in porta lo stesso eh…».

E dopo il gol di Matthäus come reagì?

«San Siro è esploso e sì, io ho mandato a quel paese tutto e tutti. L’adrenalina era al massimo, andava sfogata in qualche modo…».

E oggi al Maradona? Che livello di adrenalina si aspetta?

«Incalcolabili. Guarderò la partita in un Inter Club a Cuneo, ma vorrei essere lì con Lautaro e gli altri anche solo per vivere l’attesa: sono momenti unici che mi mancano ancora adesso. Questa sfida poi sarà speciale. Perché l’ultimo scudetto lo abbiamo buttato via noi, perché l’Inter sta benissimo, perché bisogna approfittare del Napoli che soffre il doppio impegno con la Champions. Conte quest’anno ha le sue belle grane, non è facile quando devi vincere sempre giocando ogni tre giorni…».

Come giudica la forma attuale dell’Inter?

«Ero sicurissimo che la squadra sarebbe decollata, anche dopo le sconfitte con Udinese e Juventus. Ora siamo dove dobbiamo stare, il Milan finora ha avuto anche un po’ di fortuna ma l’Inter per me è la più forte. La nostra rosa è top e ora si è allargata… bene. Avete visto come giocano quelli che entrano dalla panchina? Il centrocampo era già tra i più forti d’Europa, adesso abbiamo anche Sucic: eleganza pazzesca, è uno dei nostri. E Zielinski, sta tornando quello di Napoli».

Barella resta sempre il più “bertiano” lì in mezzo?

«Per forza, da un N.B. all’altro come ripeto sempre. Per carattere, tecnica, tempi di inserimento, Nicolò ha pochi rivali. Io magari segnavo qualche gol in più…».

Tra il Napoli e De Bruyne c’è crisi di adattamento?

«Ma va, non scherziamo! De Bruyne è nel mio undici ideale. Di ieri, di oggi, di domani. Intelligenza calcistica fuori dal comune, saprà adattarsi al Napoli».

Avrebbe potuto giocare a Napoli anche lei. Ci pensa ogni tanto?

«Quando ero a Firenze, a casa mia c’era la processione, mi volevano tutti. La Fiorentina mi aveva già venduto a Ferlaino ma ho deciso io, ho voluto sempre e solo l’Inter. E non avrei

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