Sergio Ramos ora è anche un cantante: «Mi vedo più con un Grammy che con una Champions da allenatore»
L'ex Real: «Il primo singolo "Cibeles" l'ho dedicato al Madridismo, l'ho scritto quando sono arrivato al Psg perché stavo male di aver lasciato il Madrid».

Pasadena 17/06/2025 - FIFA Club World Cup 2025 / Monterrey-Inter / foto Imago/Image Sport nella foto: Sergio Ramos ONLY ITALY
Ora anche Sergio Ramos, come alcuni dei suoi colleghi calciatori, si dà alla musica. Il giocatore del Monterrey ha pubblicato il suo primo singolo “Cibeles“.
Sergio Ramos racconta la sua passione per la musica
Ospite del programma tv spagnolo El Hormiguero, l’ex difensore del Real Madrid ha raccontato:
«Sto molto bene, sto vivendo una meravigliosa avventura in un Paese dove mi trattano molto bene, dove mi sento molto amato e, soprattutto, le mie prestazioni calcistiche sono molto buone».
In merito alla musica, ha spiegato:
«Ogni volta che si fa qualcosa di nuovo, c’è sempre una reazione di stupore dalla famiglia e dagli amici più stretti. Alla fine, l’idea di fare musica era in me già da molti anni e in questo aspetto mi sono sempre sentito molto a mio agio. Ora vorrei unire questa passione al calcio. Voglio fare musica in maniera seria, con i migliori del settore e cercando di trasmettere alle persone una parte di me e di esperienze che ho vissuto. Ho fatto musica nell’ultimo anno e mezzo, quasi due, e sono in procinto di registrare tutte le canzoni che ho perché penso che sia bello che la gente sappia che la musica per me non è un capriccio, ma è qualcosa che ho sempre avuto dentro e che in un modo o nell’altro voglio dedicarmi professionalmente a questo, insieme al calcio, dal momento che voglio giocare altri uno o due anni. Ho circa 18 canzoni pronte».
Su come si vede tra un decennio, Sergio Ramos ha commentato:
«Sono molto ottimista e invito sempre le persone a sognare e fissarsi degli obiettivi, quindi mi vedo sia con la musica che con il calcio. Mi vedo vincere una Champions League da allenatore, ma anche con un Grammy… prima della Champions League. Io allenatore? Mi piacerebbe, ma in questa fase ho voglia di fare musica; per i prossimi cinque o sette anni mi vedo coinvolto in questa nuova passione. Non escludo di fare un giorno l’allenatore. Il calcio alla fine te lo porti sempre dentro.»
Nel singolo “Cibeles” il difensore parla della sua esperienza al Real Madrid:
«È una canzone che dedico al Madridismo, parla d’amore, e nell’amore c’è anche il dolore e la sofferenza. Quando sono andato a Parigi ho scritto gran parte del brano perché mi sentivo così. Mi sono sentito ferito perché a nessuno piace lasciare la migliore squadra del mondo e questo comporta un dolore e una sofferenza che è quello che esprimo nel testo della canzone.»
Sarebbe tornato al Real se ne avesse avuto l’opportunità?
«Ovviamente. Negli ultimi anni ho sempre aperto le porte al ritorno, anche se capisco le circostanze del Real Madrid, che sta ringiovanendo la squadra per i prossimi anni. Ma tutti sanno che sono un madridista e che in un modo o nell’altro tornerò».