«Prost e Senna venivano di nascosto a chiedermi un piatto di pasta» (Libero)
Montanini, il primo cuoco della Ferrari, ha fatto mangiare i più grandi piloti: «Schumacher amava le zuppe, Villeneuve impazziva per i funghi»

Brazilian McLaren driver Ayrton Senna adjusts his protective headgear before the second qualifying practice session 25 September 1993 at the Estoril track, one day before the Portuguese Formula One Grand Prix. (Photo by Pascal PAVANI / AFP)
Libero riporta alcune dichiarazioni di Luigi Montanini, per tutti “Pasticcino”, il primo cuoco fisso della Formula 1 che iniziò in Ferrari nel 1979 quando si cucinava con due fornelli e un paio di padelle».
Presente al pranzo organizzato da Barilla durante il GP di Monza, si è lasciato andare ai ricordi: «Venivo dalla pasticceria portavo i dolci a Enzo Ferrari, conobbi suo figlio Piero giocando a tennis, e fu lui a portarmi nel Circus».
L’atmosfera era spartana, ma unica:«Si cucinava nei garage, i piloti mangiavano appoggiati ai motori o ai telai».
Villeneuve «andava matto per la pasta ai funghi», Scheckter «voleva solo carote e tanta pasta al pomodoro».
Il motorhome Ferrari divenne meta anche per i rivali: «Alain Prost,quando era in McLaren, veniva di nascosto a chiedermi un piatto di spaghetti. Lo stesso faceva Senna, che mi diceva:“Pasticcino, dammi un piatto di pasta!”. La loro rivalità si vedeva pure a tavola».
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Con Michael Schumacher il rapporto fu diverso:«Amava le zuppe, il minestrone, le vellutate di zucca. Sempre educato, mai sopra le righe».
L’aneddoto più divertente fu «a Rio de Janeiro, quando Villeneuve, guidando al circuito Jacarepaguá, spaventò a morte un tecnico dell’Agip. Conduceva come faceva in pista».