Pavard: «De Zerbi? Forse non avete mai visto Inzaghi, mi chiedevo se fosse pazzo»

Si presenta alla stampa marsigliese: «Capisco che possa essere sorprendente in Francia, ma in realtà entrambi sono uomini molto appassionati al loro lavoro. Mi riconosco nello stile di De Zerbi»

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Mg Torino 16/02/2025 - campionato di calcio serie A / Juventus-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Benjamin Pavard-Weston McKennie

Benjamin Pavard è passato dall’Inter al Marsiglia di De Zerbi. Quest’oggi si è presentato alla stampa in conferenza e ha parlato del suo passato a Milano sotto la guida di Inzaghi e del suo futuro prossimo. Alla domanda sul carattere fumantino di un allenatore come De Zerbi, ecco che il laterale francese campione del mondo (con un gran gol ndr) nel 2018 ha utilizzato una perifrasi colorita per descrivere il suo ex allenatore Inzaghi.

Pavard: «All’Inter mi chiedevo se Inzaghi non fosse pazzo»

«Benatia era in contatto con i miei procuratori da tempo, ma l’affare è stato fatto all’ultimo. Tutto è diventato chiaro nella mia testa quando io ho saputo che l’Om mi voleva: il mio obiettivo era arrivare al Velodrome e giocare la Champions. Spero già di festeggiare una vittoria venerdì con un grande club come questo. Ho vinto molti trofei con Bayern Monaco e Inter, ma al Marsiglia non si può dire di no. I tifosi sono sempre a sostenerti, le infrastrutture sono magnifiche, io volevo avvicinarmi alla mia famiglia. Ho fatto tutto per essere felice.»

De Zerbi è considerato un tipo vulcanico. Che ne pensa?
«Credo che non abbiate mai visto Inzaghi. Quando sono arrivato in Italia mi sono chiesto se fosse pazzo. In realtà sono solo persone appassionate del loro lavoro e capisco che questo possa essere un po’ sorprendente in Francia, ma è così. Comunque non vedo l’ora di iniziare l’avventura con il mister.»

Quali sono i suoi obiettivi?
«Se non avessi pensato che il Marsiglia possa fare bene in Champions League, non sarei venuto. A 20 anni sono andato in Germania, allo Stoccarda, dove sono cresciuto. Poi al Bayern sono stato fortunato a vincere tutti quei trofei e poi sono andato nel miglior club italiano e ho vinto lo Scudetto. Ora ho esperienza, tocca a me dare consigli. La cosa più importante è essere solidi in difesa.»

Nella scelta di Marsiglia ha pesato anche il consiglio dell’amico Adrien Rabiot?

«Mi ha parlato solo bene dell’Om e dei tifosi, mi ha confortato nella scelta.»

Infine, un passaggio sul lavoro con Roberto De Zerbi

«Non lo conoscevo personalmente ma so quanto abbia fatto bene. Mi riconosco nel suo stile. È un club molto professionale, con un progetto ambizioso. Sono qui per portare esperienza e aiutare la squadra a fare una grande stagione, anche in Champions.»

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