L’Italia scopre Tresoldi, emigrato a 13 anni in Germania: ha giocato con i tedeschi l’Europeo Under 21

Repubblica: ma l'attaccante del 2004, nato in Sardegna, può ancora scegliere la Nazionale italiana. Ha segnato in Champions col Club Brugge. Fino ai 12 anni giocava anche a tennis.

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Mg Dunajska 15/06/2025 - Europeo U21 / Repubblica Ceca-Germania / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Nicolo Tresoldi

Il Club Brugge ha steso il Monaco 4-1 nella prima giornata di Champions. A segno anche l’italo-tedesco Nicolò Tresoldi. Con la Germania ha disputato l’ultimo Europeo under 21. Classe 2004, lo scorso anno giocava in Bundesliga 2, all’Hannover.

L’italo-tedesco Tresoldi ha segnato in Champions, fino a 12 anni giocava anche a tennis

Repubblica scrive dell’attaccante:

Giocare è l’unica cosa che conta. Calcio, tennis, padel, golf: dategli un campo e Nicolò Tresoldi può girare il mondo. Germania, Italia, Belgio. Ora che questo attaccante di 21 anni ha segnato in Champions con la maglia del Bruges, mezza Italia lo scopre e l’altra metà che lo conosceva lo rimpiange, ma lui non è un talento in fuga, è un talento e basta. È andato in Germania da bambino perché i genitori volevano un’esperienza di vita all’estero. Nel 2017 la mamma Barbara, che è argentina, da hostess in una compagnia aerea ha avuto la possibilità di trasferirsi fuori dall’Italia. Il dodicenne Nicolò è andato in Germania con la famiglia a studiare, a imparare le lingue (parla bene anche inglese e spagnolo) e a giocare lì. La sorella Sofia è tornata a vivere in Italia, lui e i suoi genitori no. Tresoldi non è sempre stato calciatore, da piccolo giocava a tennis: percorso inverso a quello di Cobolli. «Nicolò era nella nazionale Under 12, faceva la Davis giovanile». I ricordi di papà Emanuele, ex terzino sinistro, si fermano al momento della scelta tra i due sport, quando Nicolò aveva 13 anni: «È stato come fare testa o croce, scegliere mamma o papà, poi qualcosa lo ha spinto verso il calcio».

Nato in Sardegna, Tresoldi ha vissuto a Gubbio e ha fatto provini e tornei con Juventus, Milan, Bologna, Fiorentina, Roma, i club aspettavano che compisse 14 anni perché non si può tesserare un ragazzo più piccolo fuori regione. Ma mamma e papà hanno deciso di vivere in Germania e così Nicolò ora ha amici tedeschi, passaporto tedesco, parla tedesco, e la Nazionale con cui è già sceso in campo è l’U21 tedesca: 18 presenze, 8 gol, una tripletta alla Lettonia. A giugno ha eliminato l’Italia nei quarti degli Europei di categoria. Può ancora scegliere l’azzurro, per regolamento. Suo padre, che nel ’94 vinse l’Europeo U21 con Vieri e Cannavaro e al Castel di Sangro ha avuto come presidente Gabriele Gravina, assicura: «Nella Germania è contento, è dentro quel percorso, ma ora non pensa a una scelta». 

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