Il tredicenne pestato da un padre, si è beccato un anno di squalifica: aveva picchiato un avversario rimasto a terra

Resta la vergogna dell'aggressione del genitore ma lui non era uno stinco di santo. Il giudice sportivo: ha innescato lui la rissa, ha alimentato ulteriore violenza

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Db Torino 19/01/2023 - Coppa Italia / Juventus-Monza / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: cartellino giallo

Pochi giorni fa il calcio giovanile si è macchiato di un brutto episodio, quando al termine di una partita disputata a Collegno (Piemonte) è scoppiata una rissa che ha coinvolto anche delle persone adulte e poteva degenerare in malo modo. Oggi è arrivata la sentenza del giudice sportivo. E il giudice sportivo ha chiarito che il tredicenne picchiato proprio uno stinco di santo non era. Resta la riprovazione per il gesto del genitore. Ma il portiere tredicenne della Volpiano Pianese, di nome Thomas, è stato squalificato per un anno. Il motivo – si legge dal comunicato del giudice sportivo – è perché è stato lui per primo a innescare la rissa. E ha colpito ripetutamente un avversario che era a terra.

Rissa baby a Collegno: arrivano le sanzioni del Giudice Sportivo

Questo quanto scritto da La Stampa sull’argomento:

“Mano pesante del giudice sportivo dopo la rissa scoppiata tra baby calciatori al termine della partita del torneo Super Oscar tra Volpiano Pianese e Csf Carmagnola Queencar. Un anno di squalifica è stato inflitto al portiere Under 13 del Volpiano Pianese, aggredito dal padre di un avversario. Il giovane calciatore dovrà restare lontano dai campi fino al 4 settembre 2026. Nelle motivazioni della sentenza, l’avvocata Roberta Lapa, giudice sportivo della Figc, scrive:

«Vista la gravità della condotta violenta assunta da ragazzi in età giovanissima, che inficia i sani principi dello sport improntati alla correttezza e al rispetto dell’avversario, considerato altresì che la violenza sia da condannare a priori ovunque venga posta in essere, e soprattutto tra minori, questo organo giudicante — pur consapevole delle disposizioni normative vigenti, ma altrettanto consapevole dell’eccezionalità e della spregevolezza dell’evento — ritiene di dover comminare una sanzione di considerevole ed esemplare entità. Pertanto si squalifica il suddetto giocatore perché, a fine gara, assumeva una condotta violenta e antisportiva. Innescando una rissa e colpendo con manate e pugni il fianco e la schiena di un giocatore avversario, steso sul terreno di gioco. Condotta, questa, che dava adito a un ulteriore atto di violenza posto in essere»”.

Altre sanzioni

“Un anno di squalifica è stato inflitto anche a un giocatore del Csf Carmagnola Queencar — ma non si tratta del portiere di riserva, ovvero il figlio dell’uomo che domenica scorsa ha scavalcato la recinzione per entrare in campo. Anche il padre del giovane portiere del Volpiano, Angelo Sarritzu, è stato squalificato fino al 4 marzo 2026. Scrive il giudice sportivo: «In qualità di rappresentante della società, anziché intervenire per sedare gli animi, assumeva una condotta violenta. Malmenandosi con una persona non presente in distinta, entrata sul terreno di gioco (l’uomo che ha scavalcato la recinzione per aggredire e picchiare suo figlio, ndr)»”.

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“Infine, sono state comminate multe per responsabilità oggettiva alle tre società coinvolte: 150 euro al Volpiano Pianese. 150 euro al Csf Carmagnola Queencar. 200 euro al Paradiso Collegno (società ospitante il raggruppamento). Poiché — rileva il giudice — «ometteva di vigilare adeguatamente, non impedendo l’accesso al terreno di gioco a una persona tra il pubblico»”.

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