Hojlund: «Uno dei miei primi ricordi è papà che mi critica dopo una partita. Il mio modello è Ronaldo, mai stato il più talentuoso»
Intervista a Repubblica: «ho sempre dovuto lavorare più duramente di altri e ne sono consapevole. Quando entro in campo, invoco l'aiuto di mia nonna che non c'è più»

Mp Firenze 13/09/2025 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Rasmus Hojlund
Hojlund intervistato da Repubblica, a firma Marco Azzi.
«In piscina da bambino nuotavo forte, feci il record di categoria per i 2003nello stile libero. Quando ho smesso, il mio allenatore mi supplicò di tornare: era convinto che sarei diventato un professionista». Invece Rasmus Hojlund scelse di seguire le orme di papà Anders, calciatore semi-pro.
Hojlund, qual è il suo primo ricordo?
«Non ho una buona memoria ma se chiudo gli occhi mi rivedo in macchina con papà che mi critica dopo una brutta partita, mentre torniamo a casa: “Devi dare di più se vuoi davvero diventare un professionista”. Quasi mai mi diceva “bravo Rasmus”, per capirci. Il tempo gli ha dato ragione: non mi sento infatti ancora un centravanti completo nemmeno adesso, anche se di anni ne ho 22 e gioco nel Napoli».
Cosa vede nel presente e futuro della sua carriera?
«Voglio diventare un attaccante che segna tanti gol. Negli ultimi anni sono migliorato molto nel mio ruolo e penso di avere già delle qualità, ma ho ancora tante cose da imparare».
Il suo modello è Cristiano Ronaldo: ambizioso.
«Non è presunzione. Nella mia carriera non mi sono mai sentito il più talentuoso del gruppo, anche se per giocare nel Manchester United o nel Napoli devi essere un attaccante di un certo livello. Ma io ho sempre dovuto lavorare più duramente di altri e ne sono consapevole. Ecco perché Cristiano è il mio idolo: lui vuole sempre migliorarsi e si impegna per diventare più bravo».
Napoli sa essere superstiziosa, anche Hojlund ha qualche rituale?
«Prima di entrare in campo guardo le stelle e prego, per chiedere l’aiuto di mia nonna Bodil. Lei è scomparsa sei anni fa. Invoco la sua guida e anche un po’ di fortuna».