Conte rispolvera il 4-3-3: Neres dall’inizio col Pisa, uno tra McTominay e Anguissa riposerà (Gazzetta)

Non De Bruyne, sostituito dopo 20’ nella sua vecchia casa. Anche Lobotka potrebbe rifiatare, al suo posto ovviamente Gilmour

Neres Conte

Mg Reggio Emilia 23/08/2025 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: David Neres

Conte rispolvera il 4-3-3-: Neres dall’inizio col Pisa, uno tra McTominay e Anguissa riposerà (Gazzetta)

Lunedì sera si giocherà Napoli-Pisa quarta di campionato. La Gazzetta dello Sport la presenta così, con Vincenzo D’Angelo:

Conte potrebbe optare per una nuova minirivoluzione e rispolverare il 4-3-3 con cui un anno fa, a un certo punto, dominò la Serie A.

I Fantastici 4 sono il nuovo che avanza, la faccia del Napoli 2.0 della versione contiana. Ma anche loro devono riposare e già lunedì almeno uno tra Anguissa, McTominay e Lobotka riposerà. Non De Bruyne, sostituito dopo 20’ nella sua vecchia casa. Gilmour scalpita e potrebbe prendere il posto di Lobotka in regia. Ma la vera novità è il ritorno tra i titolari di David Neres, l’uomo in più nella passata corsa scudetto. E col brasiliano in campo si tornerà al vecchio sistema di gioco col tridente offensivo, rinunciando a uno tra Anguissa e McTominay, con lo scozzese che sembra essere il candidato principale a un turno di riposo.

Neres è un giocatore unico nella rosa azzurra: dribbling, velocità, assist, fantasia. Lo scorso dicembre conquistò scena e maglia da titolare sfruttando un infortunio di Kvaratskhelia, e per oltre un mese è stato l’uomo in più dell’attacco napoletano. Conte gli aveva cucito su misura l’abito di esterno alto a sinistra, pur se il brasiliano non ha mai nascosto il piacere di giocare sul versante opposto e a piede invertito.  

Conte: «Prendiamo gol quando pressiamo una palla da fallo laterale. Ma esco con tutte percezioni positive»

Al termine della sfida di Champions contro il Manchester City, il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky

«Parlavate di amaro in bocca, penso che sia rimasto a tutti perché dispiace. Avevamo preparato una partita come abbiamo giocato nei primi 20 minuti, questa espulsione ha cambiato la partita. Già è difficile giocare contro il City 11 contro 11. Però in quei 20 minuti ho visto un grande atteggiamento. I ragazzi sono stati bravi a tenere botta, però se rimani per 80 minuti in 10 diventa impossibile non soccombere al City».

La sostituzione di De Bruyne?

«A volte il diavolo ci mette la coda, a volte c’è un destino beffardo. Noi l’anno scorso abbiamo subito solo un’espulsione, oggi invece una dopo 20 minuti. Era l’unica cosa che potevo fare, mi è dispiaciuto per il ragazzo a cui abbiamo tolto la soddisfazione di giocare contro il suo vecchio club. Ma ho tolto anche a me la possibilità di contare su di lui».

Urlavi a tutti “giocala”, ti aspettavi di più?

«Sinceramente sono molto onesto. Nei primi 20 minuti ho avuto la sensazione che l’avessimo preparata nella maniera giusta. Avevo la sensazione che potevamo arrivare a farli male. Mi dispiace perché queste sono partite in cui un’espulsione le rovina perché non puoi fare le esatte valutazioni. Poi fare partite del genere già e difficile contro il City, in 10 dopo 70 minuti subentra la stanchezza. Ci siamo snaturati sotto tutti i punti di vista cercando di portare a casa il risultato. Però sono contento della mentalità dei ragazzi e della voglia che hanno messo. Esco da questa partita con tutte percezioni positive». 

Ha pensato che il Napoli poteva pareggiare?

«Queste sono partite in cui sei costretto a difenderti, noi prendiamo gol quando vogliamo andare a pressare una palla da fallo laterale. Sbagliamo. Quando rimani in 10 la partita che devi fare è quella di contenimento e sperare in qualche ripartenza. Non è quello che vogliamo fare, ma oggi l’abbiamo dovuto fare. Dobbiamo essere più maturi da questo punto di vista. Abbiamo avuto un eccesso di generosità ad andare a pressare su un fallo laterale. Io però sono contento dell’atteggiamento dei ragazzi. Era la prima volta che rimanevamo in dieci, proprio oggi nella partita più difficile. Sono partite in cui se non usi la testa e non stai bene in campo, puoi prendere una goleada che poi fa male».

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