Villeneuve: «Sorprende vedere Hamilton così demoralizzato, e la Ferrari non lo aiuta. Occhio Leclerc, gli anni passano»

L'ex pilota alla Gazzetta: «Hamilton ha deluso finora, ma l’anno prossimo sarà quello del vero confronto con Leclerc. Rinnovo Vasseur? La scelta più facile»

Lewis Hamilton, Wolff, Villeneuve

Sakhir 26/02/2025 - test F1 / foto Psnewz/Image Sport nella foto: Lewis Hamilton

La stagione di Formula 1 va avanti e non mancano gli spunti di riflessione. La Ferrari continua ad offrire un rendimento altalenante, con Lewis Hamilton che sta riscontrando grosse difficoltà ad adattarsi ai metodi di lavori del team e a stabilire un feeling con la vettura. Va sicuramente un po’ meglio a Charles Leclerc, che negli ultimi weekend si è imposto come pilota trainante della Scuderia e sembrerebbe – ad oggi – la luce da seguire per uscire fuori dal tunnel. Guardando altrove, Verstappen ha dichiarato che rimarrà (almeno) per un altro anno alla Red Bull, ma sul suo futuro restano comunque delle incognite. Decisamente più certezze vi sono invece in casa McLaren, dove tutto viaggia a gonfie vele nonostante la rivalità generatasi tra Lando Norris ed Oscar Piastri.

Di questi argomenti ha parlato il campione del mondo 1997 Jacques Villeneuve ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Vi proponiamo di seguito un estratto delle sue considerazioni.

Villeneuve: «Hamilton ha deluso, ma ha bisogno di tempo»

«Lewis viene da esperienze completamente differenti in Formula 1 e in passato ha sempre lavorato con il metodo inglese e tedesco, ora si sta rendendo conto di quanto – in Ferrari – tutto sia diverso. Sicuramente sorprende vederlo così demoralizzato. Sembra sempre che in Ferrari ci sia un po’ di confusione nelle scelte e nelle comunicazioni, anche via radio, e questo non aiuta il suo adattamento», esordisce il canadese parlando di Hamilton.

Villeneuve ammette che si sarebbe aspettato un rendimento migliore da parte del sette volte iridato, ma allo stesso tempo ritiene che il britannico abbia bisogno di tempo e il suo operato sarà completamente giudicabile solo nel 2026. «L’attenzione, e le aspettative per il suo arrivo, erano tante e non si può nascondere il fatto che il primo periodo sia stato senza dubbio deludente. Però comunque l’anno prossimo sarà quello del vero confronto con Leclerc. Questa macchina non è stata disegnata per Hamilton mentre con i nuovi regolamenti si resetterà tutto nel 2026».

E sul rinnovo di Frederic Vasseur come team principal della Rossa: «Scelta giusta? È impossibile saperlo perché ciò che davvero conta in una squadra è come si lavora all’interno. Se hanno scelto di proseguire con lui significa che i piloti sono felici di continuare a lavorare al suo fianco e si sentono protetti con Fred. Hanno creato un gruppo, loro tre, e questo può essere buono per il futuro. Se invece ci basiamo solo sui risultati della squadra allora non si può ignorare il fatto che non ci sia stata una progressione e che la Ferrari con lui non sia tornata al successo.

Ha vinto la continuità? È sicuramente difficile cambiare team principal quando entrano in gioco delle nuove regole molto complesse come quelle che avremo in F.1 l’anno prossimo. La scelta di non cambiare è quella più facile in questo momento. Penso però che il concetto di continuità abbia senso solo quando le cose vanno bene: se non funzionano è sempre meglio cambiare».

Recentemente Leclerc ha detto che per lui cercare di riportare la Ferrari al successo vale più di un titolo mondiale vinto con altre squadre. A tal riguardo, Villeneuve afferma: «È un bel messaggio per il suo team e per i suoi tifosi ma non penso che sia vero. Un vero pilota vuole vincere prima di tutto il resto, è quella la sola cosa gli interessa. Riuscirci con la Ferrari, quando tanti altri campioni non ce l’hanno fatta, è ancora meglio… ma l’interesse principale di uno sportivo è sempre quello di vincere e gli anni passano anche per lui, come per i suoi colleghi: sono tutti chiamati a fare scelte intelligenti per il loro futuro».

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Anche Verstappen ha ‘giurato amore” alla sua squadra attuale, ovvero alla Red Bull. «Penso che in tanti abbiano giocato su questa questione. C’è stata una guerra interna e Helmut Marko e Jos Verstappen hanno vinto su Christian Horner ma tutto questo ha indubbiamente indebolito la squadra. Max valuterà che cosa fare il prossimo anno ma andarsene ora sarebbe stato un rischio che credo non sia mai stato veramente negli interessi del clan Verstappen», sottolinea Villeneuve.

Infine, il passaggio sulle vicende di casa McLaren, incentrato sulla rivalità tra Norris e Piastri: «Sembrano sempre felici quando l’avversario va meglio e vince una gara. È un po’ strana come situazione, non riesco a immaginare per esempio Senna e Prost fare la stessa cosa. Ma credo che quando saranno sicuri di aver vinto il Costruttori inizieranno a far vedere di più il loro carattere in pista. E lì la sfida tra i due si accenderà davvero, o almeno… lo spero».

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