Il calcio femminile in Italia è tornato alla “normalità”: la Serie A Women’s Cup non sarà trasmessa in tv (Libero)
Nonostante l’interesse suscitato dalle Azzurre, la nuova competizione non è riuscita ad assegnare i diritti tv. E l'Italia si è anche candidata per Euro 2029.

Cm Ginevra 22/07/2025 - Europeo femminile 2025 / Inghilterra-Italia / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: esultanza gol Barbara Bonansea
L’Italia si è candidata per ospitare il prossimo Europeo femminile nel 2029. Come riportato da Sky Sport, a dicembre ci sarà la decisione finale. L’Italia sfiderà la concorrenza di Polonia, Portogallo, Germania e la candidatura congiunta di Svezia e Danimarca. L’inizio di stagione della Serie A femminile, però, inizia già ad avere i primi ostacoli.
Il massimo campionato italiano sarà trasmesso su Dazn come è sempre stato negli ultimi anni (con una partita per ogni giornata sulla Rai), ma la competizione che lo precederà, dal nome Serie A Women’s Cup, non è riuscita ancora a vendere i diritti tv.
Il calcio femminile in Italia è tornato alla “normalità”: la Serie A Women’s Cup non sarà trasmessa in tv
Libero scrive nell’edizione odierna, parlando anche di club di Serie B e C che rinunciano alla partecipazione ai campionati:
Dopo l’Europeo che si è chiuso con la nostra nazionale femminile eliminata in semifinale dall’Inghilterra, ma con l’Italdonne applaudita da tutti per una prestazione di qualità, il pallone rosa rientra nella normalità. Nonostante l’interesse suscitato dalle Azzurre, la Serie A femminile, guidata da Federica Cappelletti, ha dichiarato «invenduti» i diritti per la Serie A Women’s Cup, la coppa di Lega che parte con il prossimo campionato. La gara per assegnarli è andata deserta. Dunque il calcio femminile è tornato nei binari della normalità, ad inseguire uno spazio che meriterebbe ma non si trova.
Che qualcosa non funzioni nel movimento lo dimostra proprio la difficile composizione della nuova Serie C, che non sarà più a tre ma a quattro gironi. Per ridurre i costi delle trasferte, una delle voci che mandano in tilt i risicati bilanci di molti club; un campionato nella terza divisione femminile comporta un budget minimo di 150mila euro a stagione fra rimborsi spese, costi delle trasferte, oneri per l’utilizzo degli impianti sportivi e bollette varie, di gas, acqua ed elettricità. Costi che non tutti i club riescono a coprire. Sono almeno sei i club che pur avendo i requisiti non hanno presentato domanda di iscrizione e al momento risultano scomparsi dalle competizioni ufficiali.