Bagnaia è sempre più solo in Ducati. Dall’Igna parla di problemi psicologici e aggiunge: «Aldeguer è il futuro»
Il Giornale scrive: aria di rottura a fine stagione? Per Pecco, la moto è inguidabile, dice di aver perso la pazienza ma sembra che anche la Ducati non lo consideri più

Jerez de la Frontera 27/04/2025 - gara Motogp / foto Psnewz/Image Sport nella foto: Francesco Bagnaia
Bagnaia è sempre più solo in Ducati. Dall’Igna parla di problemi psicologici e aggiunge: «Aldeguer è il futuro»
Era più che prevedibile che finisse così anche se, nonostante l’arrivo di Marc Marquez (che sta dominando la MotoGp), era difficile attendersi un’annata tanto fallimentare di Pecco che di fatto sembra uno che non sa portare la motocicletta. Bagnaia è un pilota a questo punto che deve ricostruirsi.
Il Giornale sintetizza così la giornata di ieri ma l’annata.
Problemi ben più grandi quelli di Bagnaia che, dopo la disastrosa prestazione nella Sprint conclusa col ritiro per una non precisata criticità alla gomma posteriore, non è andato oltre l’ottavo posto finale. Un andamento che segue quanto fatto nel 2025 e la sensazione è che l’idea di essere stato lasciato solo in Ducati s’insinui sempre più nella mente del 63: «Mi piacerebbe sapere cosa sia successo. È un po’ come tutta la stagione, succedono cose che faccio fatica a capire. Ho guardato il tempo di gara dell’anno scorso ed ero andato 12″ più forte: c’è qualcosa che ci sta mancando dall’inizio dell’anno e non sappiamo cos’è», ha raccontato Pecco, che pungolato sull’argomento ha aggiunto: «Tutti mi sorpassavano in uscita di curva e non riuscivo ad accelerare. Una situazione piuttosto particolare che spero possano spiegarmi in Ducati. Sto perdendo la pazienza? Sì, abbastanza e ancora nulla mi è stato detto». Iniziano a volano stracci e se da un lato Davide Tardozzi (team manager Ducati) dichiara pubblicamente di credere nelle qualità del pilota italiano, dall’altro Gigi Dall’Igna (direttore generale Ducati Corse) è stato meno comprensivo: «Ogni gara che passa è un’occasione sprecata per migliorare, prestazione sottotono di Pecco. Aldeguer (2° ieri, ndr.) è il futuro». E ancora: «Uno si aspetta di fare risultanti importanti e se non li ottiene è deluso. È ovvio. Certamente c’è una parte di lato mentale e dobbiamo trovare noi il modo di dargli una mano… è una spirale, quando cominciano ad andare verso il basso…». Aria di rottura a fine stagione?