L’Inghilterra avverte: «Non sottovalutiamo l’Italia femminile» (Bbc)

Martedì tra Italia e Inghilterra è in palio la finale dell'Europeo femminile. Le inglesi mettono in guardia sulla velocità delle azzurre e sulla compattezza del gruppo.

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England's coach Sarina Wiegman-Glotzbach is seen prior to the Australia and New Zealand 2023 Women's World Cup Group D football match between England and Denmark at Sydney Football Stadium in Sydney on July 28, 2023. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

L’Inghilterra è a un passo dalla terza finale consecutiva nel campionato europeo di calcio femminile. Ma, sebbene sfavorita, l’Italia non deve essere considerata un capro espiatorio. La Bbc ha messo in fila tutti i motivi per i quali l’Inghilterra farebbe malissimo a sottovalutare le azzurre. Si gioca martedì alle 21 a Lancy, municipalità del cantone di Ginevra, in Svizzera

Inghilterra, perché non sottovalutare questa Italia

La Bbc scrive: 

Siamo chiaramente le favorite, ma sarebbe folle cadere nell’errore di sottovalutare l’Italia. La loro eccellente prestazione contro la Norvegia nei quarti di finale è un chiaro campanello d’allarme. Certo, l’Italia è 13esima nel ranking FIFA, otto posizioni sotto di noi, e i nostri recenti scontri diretti ci hanno visto vittoriose (un 2-1 nell’Arnold Clark Cup 2023 e un 5-1 in amichevole l’anno successivo, oltre a un pareggio 1-1 nel 2017). Abbiamo vinto sette degli ultimi dieci incontri complessivi. Tuttavia, la storia ci ricorda che agli Europei hanno sempre avuto la meglio, battendoci 2-1 sia nel 1987 che nel 2009. Questo è un dato che non possiamo ignorare, per il futuro del torneo dell’Inghilterra.

Il cammino dell’Italia

L’Italia è arrivata in semifinale come seconda nel Gruppo B, dietro alla Spagna. Ha battuto 1-0 il Belgio nella partita di esordio , poi un pareggio 1-1 contro il Portogallo, prima di una sconfitta per 3-1 contro la Spagna che non ha compromesso il passaggio al turno successivo. Contro la Norvegia l’Italia ha giocato bene sbloccando con Girelli, subendo il pareggio e poi, ancora con Girelli ha segnato di testa un incredibile gol della vittoria nei minuti di recupero, regalando una vittoria storica e la semifinale che l’Italia non raggiungeva dal 1997. Un risultato che dimostra lacrescita significativa del movimento calcistico femminile italiano nato con le pioniere Carolina Morace e Patrizia Panico, ed oggi caratterizzato dal professionismo.

«Perché dobbiamo essere attenti»
Partenze Fulminanti: L’Italia ha segnato per prima in tutte e quattro le partite del torneo. Hanno una capacità impressionante di ribaltare dalla fase difensiva a quella offensiva, con una velocità che la nostra difesa ha già faticato a contenere contro Francia e Svezia. Un problema ricorrente dai Mondiali del 2023. Come ha detto Anita Asante su BBC One: «L’Italia carica la linea. Lo fa in modo davvero efficace e i norvegesi non sono riusciti a gestire il modo in cui allungano il gioco». 

Ampiezza del Gioco: Le italiane amano allargare il campo il più possibile. Contro la Norvegia, le loro esterne si sono «appiattite sulla linea di fondo» , impedendo alla terzina sinistra Guro Reiten di alzarsi. Potrebbero tentare di bloccare le nostre esterne basse, Lucy Bronze e Alex Greenwood, in modo simile, limitando il nostro gioco sulle fasce.

Grinta e Convinzione: L’Italia ha dimostrato «grinta, fame e convinzione. E sta anche riflettendo la crescita del calcio femminile italiano», ha aggiunto Asante. L’ex difensore del Manchester City, Nedum Onuoha, ha notato come le italiane festeggiassero «come se avessero quasi vinto»dopo la partita contro la Norvegia. Questo dimostra un livello di orgoglio e fiducia che non possiamo sottovalutare. Hanno una mentalità da “underdog” che le rende pericolose.

Giocatrici Chiave
Cristiana Girelli, come ha detto l’ex capitana della Scozia Rachel Corsie, «È nel gioco da molto tempo. Sa dove si trova il fondo della rete» Sofia Cantore: Dieci anni più giovane di Girelli, ha fornito entrambi gli assist contro la Norvegia, evidenziando la sua capacità di creare occasioni. Barbara Bonansea: L’ala garantisce ampiezza e passaggi precisi, una costante minaccia sulle fasce. Manuela Giugliano: La centrocampista della Roma è una vera e propria creatrice di occasioni da gol. Ha creato cinque opportunità contro la Norvegia, più di chiunque altro in campo, rendendola un pericolo costante nel cuore del centrocampo.

La stanchezza:
L’Italia è apparsa in calo nel secondo tempo contro la Norvegia e sono state fortunate che le avversarie non ne abbiano approfittato. La nostra ex capitana della Scozia, Rachel Corsie, ha osservato: «Penso che stiamo iniziando a vedere quella parte letargica dell’Italia, come ci si aspetterebbe nella quarta partita di questo torneo. Molti giocatori hanno iniziato tutte le partite. Si capisce perché questo abbia avuto un costo». 

In definitiva, sebbene siamo le favorite e il nostro percorso sia stato impressionante, le Lionesses devono scendere in campo martedì a Ginevra con la massima concentrazione e rispetto. L’Italia ha la grinta, la velocità e le individualità per crearci problemi. Ignorare questi fattori sarebbe un errore grave e potrebbe costarci la finale.

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