L’Ajax mette fuori rosa sette giocatori e loro lo scoprono su whatsapp
Il Telegraaf. I sette lo capiscono perché si ritrovano su un gruppo whatsapp a parte. Devono allenarsi in orari differenti e non possono usare i parcheggi

Db Amsterdam (Olanda) 28/09/2010 - Champions League / Ajax-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Ajax
L’Ajax ha adottato misure drastiche nei confronti di sette giocatori, comunicando loro che non rientrano più nei piani del club. La notizia, riportata dal “Telegraaf”, rivela un approccio insolito: i calciatori, tra cui l’ex Stoccarda Borna Sosa, sono stati inseriti in un gruppo WhatsApp separato, scoprendo così di essere di fatto “indesiderati”.
Le restrizioni imposte sono severe: i sette potranno accedere al campo di allenamento solo dopo che il resto della squadra avrà terminato la sessione. Finché vincolati da contratto, non saranno i benvenuti nelle strutture del club durante le attività della prima squadra. A ciò si aggiunge il divieto di utilizzare i parcheggi del club e l’obbligo di condividere un unico fisioterapista. Secondo i media, queste misure sarebbero un chiaro tentativo di fare pressione sui giocatori affinché lascino il club
La decisione si inserisce in un contesto di profonda riorganizzazione voluta dall’Ajax e dal nuovo allenatore Johnny Heitinga, dopo una stagione deludente in cui la squadra ha mancato il titolo. La rosa è stata a lungo considerata troppo costosa, anche a causa delle scelte dell’ex direttore sportivo tedesco Sven Mislintat. Arrivato nel 2023, Mislintat ha effettuato numerosi trasferimenti senza i risultati sperati ed è stato costretto a lasciare il club dopo pochi mesi.
Nonostante l’Ajax, sotto la guida dell’italiano Francesco Farioli, avesse a lungo dominato l’Eredivisie, un crollo nelle ultime settimane ha consegnato il titolo al Psg Eindhoven. Di conseguenza, il club ha interrotto il rapporto con Farioli a fine stagione.
Le dure misure adottate dal club hanno sollevato immediate critiche dal sindacato olandese dei giocatori (Vcs). “Il Vcs considera questa una forma di impiego improprio e di inutile molestia pubblica nei confronti di giocatori che non hanno alcuna responsabilità per la situazione che si è creata,” ha dichiarato il sindacato. “Piuttosto, sono vittime delle politiche sbagliate dell’Ajax, che all’epoca hanno dato carta bianca a Mislintat.”