Non è valsa la pena per il Bayern partecipare ai Mondiali per club, nonostante i guadagni (Süddeutsche)
"I bavaresi portano a casa 58 milioni ma perdono Musiala. Wirtz ora è a Liverpool proprio perché pensava che il suo ruolo fosse coperto dal 10, che mancherà fino a dicembre"

Bayern Munich's German midfielder #42 Jamal Musiala leaves the pitch on a stretcher during the FIFA Club World Cup 2025 quarterfinal football match between France's Paris Saint-Germain and Germany's Bayern Munich at the Mercedes-Benz Stadium in Atlanta on July 5, 2025. (Photo by PATRICIA DE MELO MOREIRA / AFP)
Il Bayern Monaco è tornato dagli Stati Uniti con 58 milioni di dollari e senza Jamal Musiala. Un affare? Non proprio. Il numero 10 ora salterà buona parte della stagione. La beffa è doppia: proprio la presenza ingombrante di Musiala aveva convinto Florian Wirtz a scegliere Liverpool invece di Monaco, ritenendo chiuso il suo spazio creativo. Adesso il Bayern si ritrova senza l’uno e senza l’altro, a dover ridisegnare la squadra senza più né Sané né Muller, con una rosa ridotta e un mercato immobile. Quando il marketing vale più del campo, il conto arriva sempre ed è spesso salato.
Nessuno al Bayern ora potrebbe dire che partecipare ai Mondiali sia valsa la pena (Süddeutsche)
Di seguito quanto analizzato dal quotidiano tedesco:
“Dopo il grave infortunio di Jamal Musiala una cosa è chiara: Kompany non può solo buttare via i libri sulla gestione del carico di lavoro, ma anche il tomo sulla tattica. Il Bayern ha perso il suo numero 10 per il prossimo futuro. Il cuore del loro gioco. Il motivo, ricordiamolo, per cui Florian Wirtz ha preferito trasferirsi al Liverpool piuttosto che al Bayern: perché il suo ruolo centrale sembrava già essere stato ricoperto da Musiala. In effetti, il talento speciale di Musiala è insostituibile. Non con l’esperienza di Thomas Müller. Non con la freschezza di Nick Woltemade. Chiunque lavori sui dettagli del gioco d’attacco del Monaco lavora con Musiala. Ma d’ora in poi: ritorno alle origini.
Nessuno al Bayern può seriamente affermare che il viaggio negli Stati Uniti sia valso la pena. Persino le cifre non vengono più edulcorate. Hanno guadagnato 58 milioni di dollari raggiungendo i quarti di finale. […] Questo è tutto da vedere. «Pagare dai 60 ai 70 milioni di dollari per una riserva, non lo so», ha recentemente dichiarato al Bayerischer Rundfunk il membro del consiglio di sorveglianza Uli Hoeneß; le sue considerazioni erano rivolte alla complicata ricerca di un nuovo esterno sinistro.
Il livello di stress del direttore sportivo Max Eberl era già alle stelle prima dell’infortunio di Musiala. […] Il problema: la rosa del Bayern si sta restringendo sempre di più, ma questo non rende il club più ricco. Leroy Sané se n’è andato a parametro zero, così come Thomas Müller, Mathys Tel ha ricevuto una somma inferiore alle aspettative, e ora Musiala è fuori. Anche il calcio è una questione di aritmetica. Se hai quattro attaccanti in meno rispetto all’anno scorso, andrai più avanti in Champions League di quanto hai fatto di recente?”