Baldini è il nuovo ct dell’Under 21. Diceva che sarebbe “morto da solo, come i capi indiani”
Gravina e Buffon hanno scelto un ct tranquillo: quello delle 67 bestemmie contro la Salernitana, o quello che prese a calci nel sedere Di Carlo

Db Palermo 12/06/2022 - finale play off serie C / Palermo-Padova / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Silvio Baldini
Dopo Rino Gattuso ct della Nazionale, ecco Silvio Baldini all’Under 21. Gravina e Buffon hanno chiuso un cerchio nel nome di una certa coerenza: hanno scelto due persone tranquille.
Gravina dice di aver “affidato la panchina della Nazionale Under 21 a un ottimo allenatore, una persona di valore e di valori. Baldini ha qualità umane e conoscenze tecniche per far fare un importante salto di qualità agli Azzurrini. Il nostro obiettivo principale è la partecipazione alle Olimpiadi di Los Angeles, per questo ho condiviso con Maurizio Viscidi e Gianluigi Buffon la necessità di affidarci a una guida esperta in grado di costruire un progetto di medio-lungo termine”.
E lo stesso Baldini si dice giustamente entusiasta: “Sono felice ed emozionato. Vestire l’azzurro è un grande orgoglio, proverò a trasmettere ai ragazzi questo forte senso di identità e di appartenenza”. Come figura di garanzia nello staff hanno piazzato come vice Andrea Barzagli.
Perché Baldini è pur sempre quello delle 67 bestemmie messe a referto dall’arbitro ai tempi dell’Empoli, in una partita contro la Salernitana. O quello che prese letteralmente a calci nel sedere Di Carlo. O ancora quello che dopo la promozione del Pescara espresse il suo giudizio sulle difficoltà della Nazionale, così: “C’è Spalletti, c’è Conte, c’è Lippi, c’è Capello. Il problema è che creano una generazione di persone che non sa più nemmeno che cos’è la bandiera italiana, che cosa vuol dire indossare la maglia azzurra, perché la nazionale vera – come quella del 1982 che ha vinto con Scirea, con Tardelli, con Conti, con Graziani, con Rossi – non avrebbe perso con la Norvegia. Se i dirigenti non capiscono certe cose daranno sempre ragione ai lestofanti“.
Baldini passerà anche alla storia per essere l’ultimo allenatore dimissionario del calcio, che in una intervista a Giancarlo Dotto dettò delle vere e proprie perle: “Il futuro è la mia decadenza, io voglio vivere intensamente il presente, essere quello che devo essere. Quando verrà la decadenza insopportabile del corpo farò come i cani e i capi indiani. Mi allontanerò, andrò a morire per i fatti miei in montagna. La Signora vestita di nero verrà a prendermi e io l’aspetterò. Cercherò di ammaliarla con le parole. Le dirò che non ho rimpianti. Che non mi è mancato niente”.