Sinner: «Ho deciso dopo Halle i cambiamenti nel mio team, ma non c’è una ragione specifica»

In conferenza: «Ci sono momenti in cui si deve fare qualcosa di diverso. Finora però mi ero trovato bene. Per lavorare con me deve esserci un rapporto di fiducia anche con tutto il team».

Panichi è alla destra di Vagnozzi (che è alla destra di Sinner); alla destra di Panichi c'è Badio. Italy's Jannik Sinner (4thR) poses with members of his staff, Darren Cahill (3edR), Australian tennis coach, Marco Panichi (3rdL), fitness coach, after winning the final against USA's Taylor Fritz at the ATP Finals tennis tournament in Turin on November 17, 2024. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

Jannik Sinner ha deciso di cambiare, dopo dieci mesi, preparatore atletico e fisioterapista. Non saranno più Marco Panichi e Ulises Badio a seguirlo. In conferenza stampa, il tennista numero 1 al mondo, che esordirà a Wimbledon martedì 1 luglio, spiega quanto accaduto.

Sinner: «Ho deciso dopo Halle i cambiamenti nel mio team, ma non c’è una ragione specifica»

I cambiamenti nel tuo team possono condizionarti?

«No, era una cosa già decisa da tempo. Finora mi sono sempre trovato bene e abbiamo fatto grandi cose, ma ho voluto fare qualcosa di differente e ora sono curioso di sapere cosa accadrà a Londra nelle prossime due settimane.»

Ci sono delle ragioni particolari che ti hanno indotto a cambiare?

«No, non c’è una ragione specifica e vi posso assicurare che non è accaduto nulla di eclatante. Credo ci siano solo dei momenti in cui si deve fare qualcosa di diverso. Finora però mi ero trovato bene, anche la finale centrata al Roland Garros è stato un grande obiettivo al di là di come è andata». 

Ci spieghi il timing della scelta invece?

«Ho deciso di cambiare dopo Halle.»

Come è andata la collaborazione con Bocelli? Come mai questa scelta?

«Nei mesi in cui non ho giocato ho pensato potessi fare un video con lui e ho avuto l’opportunità di conoscerlo. Far parte del video è stato qualcosa di speciale, lui è un artista straordinario e mi è piaciuto conoscere dinamiche diverse da quelle in cui sono di solito. Si tratta di una cosa molto bella che porterò ancora con me, sono onorato di aver fatto ciò».

Com’è stato mentalmente andare ad Halle dopo il Roland Garros? Ora è difficile pensare a Wimbledon dopo Halle?

«No, mi sento in una condizione mentale ottimale e sono pronto a giocare. Non penso al passato, quello che è successo è successo. Ad Halle non avevo avuto molto tempo per riposare, è andata come è andata ma il livello era alto, come lo sarà qui. Sono fiero di essere qui da numero uno e pronto per giocare a tennis».

Come va la tua collaborazione con Gucci?

«Molto bene, io sono italiano, Gucci è un marchio italiano e sono felice che ci sia questa connessione. Ho un ottimo rapporto con la famiglia, sono orgoglioso anno dopo anno di far parte di questo brand. Mi piace fare domande, conoscere cose diverse rispetto al tennis, anche se magari non sono sempre un tipo alla moda».

Quali sono gli aspetti più difficili per adattarsi sull’erba?

Sinner: «Innanzitutto il movimento, è quello che mi condiziona di più. Poi anche lo stile di gioco e delle partite, sull’erba di sicuro c’è bisogno di un po’ più di improvvisazione».

Prenderai nuove figure nel tuo staff? Il timing è stato molto sorprendente, prima di un torneo così importante…

«Al momento non abbiamo pensato a sostituti, non è il periodo adatto. Di sicuro ci sono delle possibilità, capisco che il timing sia stato strano ma avendo lavorato molto prima non subirò ora le conseguenze di questa decisione».

Cosa cerchi nelle persone con cui vuoi lavorare?

Sinner: «Innanzitutto voglio che ci sia un rapporto di fiducia sia con me che con il resto del team. Mi ispiro molto anche al lavoro di cuoco di mio padre, in cucina bisogna andare d’accordo con le persone per lavorare assieme. Ma ora non ci voglio pensare, devo affrontare un torneo importante». 

Cerchi qualcosa di specifico?

«Al momento non cerco nulla. Qui a Londra ho ben altro a cui pensare».

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