Sarri: «Torno alla Lazio sapendo che litigherò per il mercato e mi prenderò le stesse incazzature»

Al Messaggero: «Derby? Se ci penso ora, svengo. E' una partita bella, ma devastante, ti svuota l'anima. Gasperini lo stimo tanto».

La Lazio di Sarri

Latina 13/08/2023 - amichevole / Latina-Lazio / foto Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

Maurizio Sarri è tornato sulla panchina della Lazio e, per l’occasione, ha rilasciato un’intervista al Messaggero sui suoi prossimi obiettivi con i biancocelesti.

Sarri: «Torno alla Lazio sapendo che litigherò per il mercato e mi prenderò le stesse incazzature»

Come mai non ha aspettato la Fiorentina?

«C’è stato un contatto molto blando, ma io avevo già firmato con la Lazio».

A Roma ritroverà il derby, mai più vinto dal suo addio…

«Se mi cominciate a parlare ora di derby, svengo. E’ una partita bella, ma devastante, ti svuota l’anima. Gasperini? Lo stimo tanto, la sua Atalanta rimane inimitabile sino ad oggi. Sarà una bella sfida».

Il Sarri-bis sarà diverso?

«Torno con lo spirito di prima, per il mercato litigherò sicuramente, non mi accontenterò. Vengo con le stesse pretese sapendo di prendermi le stesse incazzature. Voglio tornare a far divertire l’ambiente e la squadra. Solo così verranno accettate anche le sconfitte. La Lazio deve tornare subito in Europa».

Quali acquisti serviranno?

«Il ds mi porterà i suoi nomi, io i miei. Deve arrivare un difensore, siamo corti a centrocampo se vogliamo giocare col 4-3-3. Vediamo se ci saranno margini di miglioramento».

Che idea si è fatto del caos Nazionale?

«Il problema restano i calendari. Se ti chiamano a giugno dopo 65 partite, ci vai volentieri in Nazionale? Se ne hai fatte 40, diventa diverso. La Fifa si è inventata pure il Mondiale per club, si pensa solo ai voti, non si parla più di calcio. Perché l’Inter è arrivata svuotata in finale di Champions? C’è chiaramente qualcosa che non funziona tra il valore del calcio italiano e il rendimento della Nazionale, oltretutto perché due anni fa siamo arrivati secondi nel ranking Uefa e quest’anno terzi, eppure con la Nazionale abbiamo problemi incredibili. C’è qualcosa che non torna».

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