Ronaldo non è più la bestia di alcuni anni fa, ma davanti alla porta è difficile che sbagli (Marca)
Ieri un suo gol ha portato il match tra Portogallo e Spagna ai supplementari; poi è riuscito a vincere la sua seconda Nations League ai rigori.

Monaco di Baviera (Germania) 08/06/2025 - Nations League / Portogallo-Spagna / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Cristiano Ronaldo ONLY ITALY
Ieri il Portogallo è riuscito a vincere la Nations League contro la Spagna ai rigori 5-3. Nei 120 minuti antecedenti, il match si era concluso 2-2 e, a portare la partita ai supplementari, è stato Cristiano Ronaldo con una rete al 61esimo. Alla veneranda età di 40 anni, CR7 ha vinto il suo terzo trofeo con la sua Nazionale e la seconda Nations League, dopo quella conquistata nel 2019, continuando ad essere protagonista.
Ronaldo non è più la bestia di alcuni anni fa, ma può ancora dire la sua
Marca scrive:
Il centrocampo portoghese comandato da Vitinha, con due partner come Bernardo Silva e Bruno Fernandes, è uno dei pochi che può competere con quello spagnolo. È una squadra ben armata. E poi davanti c’è un fuoriclasse, Cristiano Ronaldo; è rimasto poco della bestia di alcuni anni fa, ma si sta guadagnato il diritto di ritirarsi in qualsiasi momento voglia. Il suo radar per influenzare le partite è ormai ridotto, ma è riuscito comunque a mettere un pallone in rete. Quando ha iniziato la sua scalata verso i mille gol, Lamine Yamal aveva ancora il ciuccio in bocca.
Cosa faceva il campione portoghese all’età di Yamal? Il reportage di Sport Tv
Marca ha riportato cosa viene raccontato del servizio di Sport Tv:
Un servizio televisivo sportivo mostra com’era la vita di Ronaldo prima che trionfasse nel calcio. Il portoghese si muoveva con i mezzi pubblici, viveva in una pensione e faceva ancora parte delle giovanili dello Sporting Lisbona. Una vita totalmente diversa da quella di Yamal alla sua età. «Non passo molto tempo a casa, ci venivo solo per dormire. Guadagno tra i 200 e i 300 euro al mese, do a mia madre i soldi per metterli in banca e, quando ne ho bisogno, glieli chiedo. È così che viviamo», raccontava Ronaldo.