Milinkovic-Savic, il Napoli vuole due portieri. Al Torino Ngonge che con Conte non gioca (Repubblica)
Il serbo ha una clausola da 19 milioni di euro, ma il Napoli non intende pagarla visto che è in scadenza. Allora inserisce Ngonge che piace ai granata

Mg Verona 20/09/2024 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Torino / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Vanja Milinkovic Savic
Milinkovic-Savic, il Napoli vuole due portieri. Al Torino Ngonge che con Conte non gioca (Repubblica)
I portieri diventano due. Meret – che prima o poi firmerà il rinnovo la cui trattativa dura almeno da Natale – e poi un secondo all’altezza del primo. Il secondo dovrebbe essere l’ex numero uno del Torino. Starà poi a Conte gestire la convivenza dei portieri: impresa sempre complessa tanto nel calcio di ieri che nel calcio di oggi e probabilmente anche in quello di domani.
Scrive Repubblica Napoli con Pasquale Tina:
Meret conosce bene e ha accettato senza problemi la filosofia del Napoli, che ha deciso di puntare su un altro portiere importante con cui Meret dovrà confrontarsi per ribadire la sua titolarità. Il profilo individuato è quello di Vanja Milinkovic- Savic, 28enne del Torino, che sembra pronto al salto in una big. C’è stato un incontro ieri con la società granata, ma bisogna ancora ragionare per trovare la formula giusta. Milinkovic- Savic ha una clausola da 19 milioni di euro, ma il Napoli non intende pagarla interamente considerando la scadenza di contratto ( 2026) del portiere serbo. L’idea è inserire un giocatore nell’operazione. Al Torino piace Cyril Ngonge: l’attaccante belga non ha trovato spazio nelle rotazioni di Conte e quindi cerca una nuova sfida dove essere protagonista. In granata ritroverebbe Marco Baroni, l’allenatore con il quale ha fatto molto bene a Verona. Le parti sono in contatto continuo per trovare la giusta intesa e regalare a Conte un innesto importante come Milinkovic- Savic, un portiere che gli èsempre piaciuto per l’interpretazione moderna del ruolo.
Milinkovic Savic scopre la razzista Bergamo: «Mi hanno detto zingaro e serbo di merda. Questo non è sport»
Milinkovic Savic, portiere del Torino, ha scoperto la razzista Bergamo. Ha parato il rigore di Retegui (è finita 1-1) e dalla curva gli hanno detto e lanciato di tutto. E continuano a parlare della favola Atalanta, tutti perfettini a cominciare da Gasperini che sta vivendo i suoi ultimi mesi alla guida dei nerazzurri. Non ha mai rinnovato il contratto.
Scrive la Gazzetta:
Intervistato da Dazn al termine della sfida del Gewiss, pareggiata dal Torino 1-1 con l’Atalanta grazie anche al rigore parato a Retegui, il portiere dei granata Milinkovic Savic ha portato alla luce uno spiacevole episodio avvenuto nel finale di gara: “Mi hanno detto zingaro e serbo di m… – ha detto Milinkovic -. Mi danno fastidio queste cose. Gli insulti posso anche subirli, ma non quelli razzisti, sono cose che non vanno bene. Io non ho risposto ma queste cose non devono accadere su un campo da calcio. Poi il lancio di oggetti non fa parte dello sport”. Il numero uno dei piemontesi fa riferimento ad almeno un accendino che gli è stato lanciato dagli spalti (come si nota dalla foto) e che lui ha raccolto e poi mostrato all’arbitro.
Questo è quanto riporta Cronache di Spogliatoio delle parole di Milinkovic Savic:
«Non accetto i cori razzisti come zingaro e serbo di merda, questo non è sport. Non c’è alcun problema nell’insultare, è una partita di calcio. Ma così no. Io ovviamente non ho risposto, mi sono solo girato e li ho guardati. Ma queste cose non possono esserci su un campo da calcio. Anche il lancio degli oggetti non va bene, mi dispiace ma questo non è sport».