Mbappé: «Era destino che il Psg dovesse vincere la Champions senza di me, non ho rimpianti»

In conferenza: «Non ho nessun rimpianto, la mia storia a Parigi era finita. Mi piace essere nell'occhio del ciclone»

Mbappé

Cc Madrid 19/02/2025 - Champions League / Real Madrid-Manchester City / foto Cesar Cebolla/Image Sport nella foto: esultanza gol Kylian Mbappe'

Kylian Mbappé si è presentato in conferenza stampa questa mattina per presentare la sfida alla Germania, valida per la finale del terzo posto della Nations League dopo la sconfitta con esito quasi tennistico (5-4) contro la Spagna di un incredibile – ormai non è già più notizia – Lamine Yamal.

Mbappé: «Ho visto la finale del Psg in Marocco, meritavano di vincere»

Di seguito quanto dichiarato dal francese:

«Ero in Marocco, a Marrakech, ho visto la partita al Fairmont (hotel ndr). C’eravamo io, mio ​​cugino, la tv era grande. Più seriamente, se lo meritano, hanno avuto così tanti anni in cui hanno faticato, ho conosciuto le diverse fasi. Erano la squadra migliore d’Europa. 5-0 in finale, non ricordo di aver visto una cosa del genere ai massimi livelli. Ora diventeranno la squadra che tutti vogliono battere.»

Sei andato via troppo presto da Parigi?

«Non me ne sono andato troppo presto. La mia storia con il Psg era finita. Non c’è amarezza, né rimpianti. È destino. Avevo provato tutto, doveva succedere senza di me.»

Hai avuto una stagione senza un titolo di club. Questo ti spinge a riflettere su una possibile influenza negativa sul gioco della tua squadra?

«Non ho vinto un titolo? Sì, non ne abbiamo vinto uno importante. Le parole sono importanti. La stagione è stata molto arricchente, non mi tocca, sono un po’ più nell’occhio del ciclone, mi è sempre piaciuto. Nella mia vita, l’ho sperimentato spesso, sono riuscito a invertire molte tendenze. È qualcosa che mi rimane impresso. L’anno prossimo, potresti farmi una domanda sul fatto che ho vinto tutti i titoli.»

Sei al meglio da gennaio?

«Non sono un esperto di matematica, mi sento bene, sento di essere in ascesa, la cosa più importante è vincere titoli. Abbiamo ancora titoli da conquistare. Un Mondiale per Club che determinerà molte cose.»

 

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