Lione retrocesso in Ligue 2 per eccesso di debiti. Il cowboy Textor esce sconfitto, Al Khelaifi starà ridendo

L'ente di controllo ha confermato la retrocessione nonostante la cessione di Cherki e la vendita da parte di Textor (il presidente) del suo 45% del Crystal Palace

Olympique Lyonnais' (OL) US President John Textor looks on from the stands prior to the French L1 football match between AS Monaco and Olympique Lyonnais (OL) at the Louis II Stadium (Stade Louis II) in the Principality of Monaco on May 10, 2025. CLEMENT MAHOUDEAU / AFP

La retrocessione in Ligue 2 dell’Olympique Lione non è più solo una minaccia: l’ha confermata la Dncg (ossia la Direction Nationale du Contrôle de Gestion, un ente indipendente incaricato di controllare i bilanci e la gestione economica dei club professionistici francesi). A riportare la notizia è anche Le Parisien, che racconta come, nonostante gli sforzi economici e l’ottimismo ostentato dal presidente John Textor, il club del Rodano non sia riuscito a convincere l’organo di controllo finanziario del calcio francese. Con un debito da 175 milioni di euro e garanzie giudicate ancora insufficienti, la situazione resta drammatica. Textor domenica scorsa aveva venduto il suo 45% del Crystal Palace. È anche il proprietario del Botafogo, nemico di Al Khelaifi che stasera si è preso una bella rivincita.

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Nonostante l’ottimismo del presidente, il Lione retrocede in Ligue 2 (Le Parisien)

Secondo quanto riportato da Le Parisien, la Dncg ha confermato la retrocessione del Lione in Ligue 2, ritenendo insufficienti le garanzie fornite dal club nonostante le rassicurazioni di John Textor sulla solidità finanziaria e sull’aumento di capitale.

“La Direzione nazionale del controllo di gestione (Dncg) alla fine non ha ascoltato gli argomenti di John Textor e si è rifiutata di allentare la pressione esercitata sul club lo scorso novembre a causa di un debito di 175 milioni di euro e di garanzie finanziarie ritenute insufficienti.

Alla sua uscita dalla Lega questo martedì, John Textor ostentava ancora il suo ottimismo. «Siamo molto soddisfatti delle procedure messe in atto dalla Dncg quest’anno. Sappiamo che è consapevole di tutto ciò che abbiamo proposto, di tutte le nostre opzioni. Potete constatarlo grazie ai contributi dei nostri azionisti, abbiamo investito nuovi capitali, non solo per la Dncg, ma anche per il nostro processo di concessione delle licenze Uefa. Senza dimenticare la buona notizia della vendita di Crystal Palace.»

«La nostra situazione di liquidità è notevolmente migliorata», ha affermato. «Siamo uno dei club meglio capitalizzati di Francia al momento, ad eccezione dell’evidente grande club che è in testa (il Psg) e di alcuni altri che, ne sono sicuro, dispongono di risorse più importanti. Siamo quindi del tutto a nostro agio con la nostra liquidità.»”

Scrive L’Equipe:

Domenica scorsa, John Textor aveva firmato con Woody Johnson, il boss dei New York Jets, la vendita del 45% che possiede all’interno del club londinese Crystal Palace, per poco più di 200 milioni di euro. La cessione di Rayan Cherki al Manchester City aveva anche consentito all’Olympique Lyonnais di salvare le sue casse, con l’ingresso di 42,5 milioni di euro. Il Lione ufficialmente non ha ancora commentato e “attende i dettagli del Dncg e le motivazioni della decisione”. Questa è la prima retrocessione amministrativa nella storia del club. Salvo colpi di scena, il Lione giocherà in seconda divisione il prossimo anno, la prima volta dal 1989.

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