Inzaghi, l’Inter: “nella storia del club, sarà sempre il tecnico della seconda stella”

Marotta: «Solo quando si è combattuto insieme per raggiungere il successo giorno per giorno, si può avere un dialogo franco come quello accaduto oggi»

Inter Inzaghi

Db Firenze 28/01/2024 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

Inzaghi, l’Inter: “nella storia del club, sarà sempre il tecnico della seconda stella”

Ecco la nota dell’Inter per l’addio di Simone Inzaghi:

“Le strade del Club e di Simone Inzaghi si separano – si legge sul sito nerazzurro – . È questa la decisione presa di comune accordo dopo l’incontro avvenuto pochi minuti fa. La gestione di Inzaghi all’Inter sarà ricordata da tifosi, calciatori, dirigenti e dipendenti come caratterizzata da grande passione, accompagnata da professionalità e dedizione. Sei trofei: uno Scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppa Italiane, sono il palmares maturato in quattro stagioni, che hanno riportato il club ai vertici del calcio italiano ed europeo. Inzaghi è uno degli allenatori con il maggior numero di partite nella storia del Club nerazzurro, dopo Herrera, Mancini, Trapattoni e Mourinho. Esattamente come gli altri membri esclusivi di questo novero, Inzaghi ha contribuito significativamente alla crescita del palmares interista e passerà per sempre alla storia come il coach che ci ha portato alla conquista della Seconda Stella”.

Il saluto a Simone Inzaghi di Beppe Marotta presidente dell’Inter:

“A nome del nostro azionista Oaktree e di tutto il Club, desidero ringraziare Simone Inzaghi per il lavoro svolto, per la passione dimostrata e anche per la sincerità nel confronto odierno, che ha portato alla decisione comune di separare le nostre strade. Solamente quando si è combattuto insieme per raggiungere il successo giorno per giorno, si può avere un dialogo franco come quello accaduto oggi”. 

Inzaghi d’Arabia: addio mia bella Inter, mai più ti rivedrò. Il demone Simone va all’Al Hilal (Gazzetta)

Simone Inzaghi ha scelto il calcio che conta. Va in Arabia Saudita. Almeno secondo quanto scrive la Gazzetta dello Sport. E saluta l’Inter. È finita così tra l’Inter e il tecnico piacentino, il demone si converte all’Islam. O meglio, ai dollaroni. La cifra è di quelle importanti. Pare trenta milioni di euro netti l’anno per due anni. Siamo a sessanta. Se va male, cinquanta. Una scelta di vita. Scrive la Gazzetta che sarà a Riad già nel weekend, a questo punto sarà in panchina già al Mondiale per club. L’Inter andrà su Fabregas. Più complicata la pista De Zerbi.

Simone Inzaghi andrà a meditare su questi quattro anni in cui, in definitiva, ha vinto solo uno scudetto. Ne ha persi due, se non tre ma quello del Napoli di Spalletti non viene conteggiato perché la sua Inter fece talmente male in campionato da non essere praticamente mai della partita. Anche se aveva pure in quella occasione La Rosa più completa e più forte. Restano i due scudetti perduti contro Milan e Napoli, entrambi persi da favoriti. E soprattutto le due finali di Champions. La prima giocata benissimo contro il Manchester City, che lasciò tanto amaro in bocca e rimpianti nel cuore. La seconda invece che si è concretizzata nella figuraccia rimediata sabato scorso contro il Psg. Una umiliante lezione di calcio fotografa dal 5-0 finale.

Simone Inzaghi saluta e se ne va. Tornerà. Tornano tutti. Con quattro cinque generazioni al sicuro.

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