Il Newcastle penalizzato dalla “tassa saudita”: anche gli arabi hanno problemi di liquidità (Telegraph)

Tra tasse e fair play finanziario, non potranno spendere più di 70 milioni di euro in questa sessione di mercato. Stipendi inclusi

Newcastle Howe Tonali

Db Milano 19/09/2023 - Champions League / Milan-Newcastle / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Eddie Howe

Dall’acquisizione del Newcastle da parte dei sauditi del Kingdom Public Investment Fund nell’ottobre 2021, il club inglese ha subito  restrizioni salariali a causa delle tasse saudite sui trasferimenti e il fair play finanziario presente in Premier.

Newcastle penalizzato dalla proprietà saudita e il fair play finanziario della Premier

Il Telegraph scrive:

Alcuni membri della dirigenza del club ritengono che una cosiddetta “tassa saudita” abbia afflitto il club e rimanga un problema. Di conseguenza, stanno cercando di spiegare ai club rivali che c’è una percezione distorta del loro budget per il mercato. Rimangono fortemente limitati dalle regole di profitto e sostenibilità (Psr) della Premier League. Il Newcastle può spendere in questa sessione di mercato circa 60 milioni di sterline (70 milioni di euro), senza considerare le cifre rilevanti degli stipendi. Anche se hanno guadagnato circa 30 milioni di euro dalle cessioni di Almiron e Kelly, non c’è molto margine di manovra. A seconda delle cessioni che riusciranno a fare, potranno permettersi due o tre acquisti. 

Dietro l’acquisto del club c’era bin Salman

Ne parla il Telegraph.

Più o meno, chiunque conosce il fondo Pif sa che è “a tutti gli effetti uno strumento diretto dello stato saudita, dato che il suo presidente era Mohammed bin Salman, il principe ereditario del regno“. Ma, al tempo della trattativa,  Amanda Staveley, l’esperta che curava la cessione dall’Inghilterra, assicurava: «Il nostro partner è il Pif, non lo stato saudita. La questione della separazione è stata risolta». Dai messaggi trapelati però non sembra sia la verità: “Se i suoi sforzi di mettere una certa distanza tra il fondo Pif e Bin Salman sono sembrati ad alcuni di noi un’esagerazione all’epoca, quel dubbio non ha fatto che aumentare. I messaggi WhatsApp trapelati e visionati dal Telegraph suggeriscono che Bin Salman, non era affatto un osservatore distaccato. Anzi, è stato, durante la trattativa, un protagonista centrale nell’acquisizione del club da parte dei sauditi“.

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