Sinner pareva sparare con un kalashnikov, Djokovic con una pistola a pietra focaia (Telegraph)
"Il bacio malinconico che il serbo ha lanciato allo Chatrier dice tutto: è arrivata la nuova generazione. Potrebbe essere stata l'ultima partita a Parigi per lui"

Serbia's Novak Djokovic reacts after winning a game during his men's singles round of sixteen match against Argentina's Francisco Cerundolo on Court Philippe-Chatrier on day nine of the French Open tennis tournament at the Roland Garros Complex in Paris on June 3, 2024. (Photo by Emmanuel Dunand / AFP)
Potrebbe essere stata l’ultima volta di Novak Djokovic sul Centrale del Roland Garros. Lo ha lasciato intendere lui stesso al termine della semifinale persa in tre set contro Jannik Sinner, tra un lungo saluto al pubblico e dichiarazioni dal tono insolitamente aperto. Djokovic ha combattuto, ha avuto le sue occasioni – compresi tre set point nel terzo set – ma ha ceduto a un avversario più fresco, più continuo, semplicemente migliore in questo momento. Ma il dato tecnico, stavolta, passa in secondo piano. Il vero tema è un altro: con questa sconfitta, Djokovic chiude forse un ciclo, o almeno prende atto che i margini si sono ridotti. Ne parla il Telegraph.
Djokovic potrebbe non calcare mai più la terra rossa di Parigi (Telegraph)
Ne parla così il quotidiano inglese:
“Il bacio malinconico che Novak Djokovic ha lasciato sul campo Philippe-Chatrier diceva tutto. La nuova generazione è arrivata, e i suoi giorni da vincitore di Slam potrebbero essere finiti. Da qui il saluto speciale che Djokovic ha rivolto ai tifosi francesi mentre lasciava il campo. Djokovic aveva giocato dei colpi spettacolari in semifinale, ma i suoi migliori tiri sembravano rimbalzare addosso a Jannik Sinner – il numero 1 del mondo, che pareva sparare con un Kalashnikov mentre Djokovic era armato solo di una pistola a pietra focaia.
«Desidero giocare ancora? Sì, certo. Ma riuscirò a essere qui di nuovo tra 12 mesi? Non lo so. Questi ragazzi, Sinner e [Carlos] Alcaraz, ti stanno addosso costantemente», ha spiegato Djokovic dopo il match. «Quando si presentano delle opportunità, sono rarissime, quindi ti fanno diventare un po’ più ansioso, suppongo, e ti spingono ad andare per il colpo risolutivo. Ed è quello che è successo. Ho sbagliato.» […]
Dopo la partita, Djokovic ha voluto rendere omaggio ai 15mila spettatori dello Chatrier, parlando di «un grande senso di gratitudine per il tipo di supporto che ho ricevuto stasera».
«È stato incredibile», ha detto Djokovic. «Non credo di aver mai ricevuto tanto sostegno in questo stadio durante tutta la mia carriera, nemmeno nei grandi match contro i migliori giocatori al mondo. Quindi sono molto, molto onorato di aver vissuto questo.
Non sono felice per la sconfitta, ovviamente, ma ho voluto mostrare la mia gratitudine al pubblico, perché sono stati straordinari nei momenti in cui sembrava che tutto stesse andando a suo favore (di Sinner), e poi loro mi sollevavano, mi incoraggiavano, mi davano forza per andare avanti e combattere fino all’ultima palla – cosa che ho fatto.»”