De Siervo è ossessionato, per lui anche la crisi della Nazionale è colpa della pirateria (next: la fame nel mondo)
L'ad della Lega Serie A. «Ogni anno vengono sottratte risorse fondamentali che potrebbero essere investite nei vivai e nella formazione dei nostri giovani calciatori»

Db Riad (Arabia Saudita) 02/01/2025 - Supercoppa Italiana / Inter-Atalanta / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luigi De Siervo
Nel corso degli Stati Generali della lotta alla pirateria, svoltisi a Roma, l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha lanciato un allarme sull’impatto dell’illegalità digitale nel mondo del calcio.
«Molti si chiedono perché la Nazionale italiana fatichi e manchino giovani talenti, una delle cause principali sono le ingenti perdite economiche provocate dalla pirateria. Ogni anno vengono sottratte risorse fondamentali che potrebbero essere investite nei vivai e nella formazione dei nostri giovani calciatori».
Leggi anche: Lotito: «La pirateria audiovisiva non è un semplice malcostume, ma un fenomeno criminale»
Il numero uno della Lega ha poi evidenziato come anche l’obsolescenza delle infrastrutture rappresenti un ostacolo alla crescita del movimento calcistico italiano: «strutture antiquate impediscono alle società di generare ricavi adeguati. Siamo già molto indietro rispetto alla Premier League e alla Liga spagnola. Se continueremo così finiremo dietro anche ai tedeschi e finiremo per essere fanalino di coda insieme ai francesi».
Luigi De Siervo, ha poi lanciato un duro monito sulle gravi conseguenze che l’illegalità digitale continua ad avere sul sistema calcistico italiano, ringraziando il Parlamento per l’approvazione della nuova legge antipirateria.
«La pirateria uccide il calcio, come dice il nostro spot, ed è proprio così. Il percorso verso la legalità da parte delle ‘pecorelle smarrite’ non è ancora compiuto, ma questa legge contribuirà a indirizzarle, grazie all’introduzione di sanzioni penali che prevedono fino a tre anni di reclusione. Si notano già timidi segnali di conversione dei trend ma manca ancora una montagna da scalare».
Un monito chiaro, che collega legalità, investimenti e competitività sportiva, e richiama l’urgenza di tutelare il sistema calcio alla base.