David: «Non ho accordi con Napoli o Juve. Napoli club ambizioso, vorrà vincere ancora»
Ad Athletic: «Non so cosa mi riserva il futuro, ma penso che sia entusiasmante sapere che avrò una nuova sfida. La Serie A è un campionato tattico. È più simile a una partita a scacchi, in un certo senso».

Lille's Canadian forward #09 Jonathan David reacts after scoring his team's first goal during the French L1 football match between Stade Brestois 29 (Brest) and Lille OSC at Stade Francis-Le Ble in Brest, western France, on March 17, 2024. (Photo by LOIC VENANCE / AFP)
Jonathan David ha rilasciato una lunga intervista a The Athletic in cui, tra gli altri argomenti, ha parlato del suo futuro. L’attaccante si è soffermato anche sull’ipotesi Napoli riferendo di non avere accordi con il club azzurro, al quale però ha strizzato l’occhio non escludendo l’approdo all’ombra del Vesuvio. Vi riportiamo di seguito le sue parole.
Le parole di Jonathan David
David ha definito «entusiasmante» questo momento della sua carriera, durante il quale – dopo aver lasciato il Lille a parametro zero – sta decidendo la sua prossima destinazione. «Non so cosa mi riserva il futuro, ma penso che sia entusiasmante sapere che avrò una nuova sfida», ha detto il nordamericano.
Quando gli è stato chiesto se abbia un accordo con Napoli o Juve, David ha risposto sorridente con due secchi «No». Incalzato però sulla possibilità di vestire la maglia azzurra, ci ha tenuto a precisare: «È un club che ha appena vinto il campionato di Serie A. E immagino che non vogliano vincere il campionato un anno e dire: ‘Ok, abbiamo vinto, punto e basta’. Ovviamente, è un club ambizioso, che giocherà in Champions League…».
E sulla Juventus: «Pressione? Penso che ovunque tu vada, c’è sempre la pressione di dover dare il massimo ogni settimana, c’è la pressione di mantenere il posto da titolare, la pressione dei tifosi, perché ovviamente devi vincere ogni partita. C’è sempre pressione ovunque tu vada».
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Infine, un commento anche sulle differenze tra Premier League – altra caldissima possibile destinazione – e il campionato italiano: «Quando guardo la Serie A rispetto, per esempio, alla Premier League, quest’ultima ha ritmi più veloci, più alti e bassi, più velocità. Anche la Serie A può essere così, ma è più tattica. È più simile a una partita a scacchi, in un certo senso».