Al-Khelaïfi celebra Neymar, Messi e Mbappé, per lui sono stati importanti per la vittoria della Champions
Il presidente del Psg: «Oggi sette degli undici titolari della migliore squadra di Champions League sono originari di Parigi»

Paris Saint Germain's Qatari president Nasser al-Khelaifi speaks during a press conference to announce the presentation of the new coach, at the new 'campus' of French L1 Paris Saint-Germain (PSG) football club at Poissy, west of Paris on July 5, 2023. Former Barcelona and Spain coach Luis Enrique has been appointed as the new coach of Paris Saint-Germain on a two-year deal, the French champions announced on July 5, 2023. Geoffroy VAN DER HASSELT / AFP
Il presidente del Psg Nasser Al-Khelaïfi dopo la finale vittoriosa di Monaco ai microfoni di Talksport è tornato a parlare del fatto che nonostante l’arrivo di stelle dal calibro di Lionel Messi, Neymar e Kylian Mbappé, il club non era mai riuscito a vincere la Champions
«Ricordo che dopo l’epoca in cui avevamo Neymar e poi Lionel Messi, mi avete detto: ‘Stiamo andando in una direzione diversa. La squadra sarà giovane, saranno giocatori locali, saranno francesi. Abbiamo visto Doué, abbiamo visto Senny Mayulu e quella superba esultanza sabato sera. Era questa la direzione che volevate prendere, non è vero? Giocatori più giovani e locali»
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Il presidente ha voluto però ugualmente ricordare tutti gli ex campioni «ma anche, vorrei ringraziare tutti i giocatori onestamente, i primi giocatori che hanno firmato con noi, Javier Pastore era nel nostro progetto, il nostro ex capitano Thiago Silva, Zlatan, Cavani, Thiago Motta. Tutti, onestamente, Di Maria, tutti questi giocatori… E, dirò qualcosa di veramente importante, anche Neymar, Messi, Kylian, quello che hanno fatto anche per il club, non lo dimenticherò mai. Hanno fatto parte del successo, perché ciò che è veramente importante è avere questa storia, e arrivare oggi…»
Al-Khelaïfi parla del cambio die tragedia del club e del fatto che oggi i loro giocatori sarebbero pronti a morire per la maglia: «sì, abbiamo cambiato strategia dopo tutto quello che abbiamo fatto, quello che abbiamo fatto male. Non sono sicuro che abbiamo fatto tutto bene, ma quello di cui sono sicuro è che era davvero importante per noi fare questi passaggi. Arrivare in questa fase con giocatori giovani e di talento. Oggi abbiamo delle star. Avete visto ieri che il miglior giocatore della Uefa è stato Dembélé. Il miglior giovane giocatore della Uefa è stato eletto Désiré Doué. Sette degli undici titolari della migliore squadra di Champions League sono originari di Parigi. Cosa significa? Ciò significa che abbiamo giocatori fantastici. Ma le stelle giocano per la squadra, e non la squadra che gioca per le stelle, e questa è la differenza oggi. Abbiamo giovani giocatori affamati che vogliono morire per la maglia, vogliono suicidarsi, vogliono dare tutto per il club, per la squadra e per i tifosi.»