Conte: «Siamo in emergenza da gennaio, volevate pure non soffrire? Ai ragazzi dirò: “andiamo a prendere lo scudetto”»
In conferenza: «Ai tifosi dico stiamo sul pezzo, non tiriamo fuori bandiere con i numeri. È diverso questo dallo scudetto vinto in carrozza»

Db Monza 19/04/2025 - campionato di calcio serie A / Monza-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Antonio Conte
L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha parlato in conferenza al termine della sfida contro il Parma
La conferenza di Conte
«Molto stanco. La testa sulla prossima partita l’abbiamo già messa. Manca quest’ultimo passo e dobbiamo cercare di farlo assolutamente. quello che mi sento dire è siamo concentrati, stiamo sul pezzo, non tiriamo fuori bandiere, questi ragazzi hanno bisogno di essere veramente spinti verso un traguardo storico, tornerebbe dopo due anni, in una maniera fidatevi inimmaginabile. Siamo la squadra che è stata più in testa alla classifica. Da gennaio in poi abbiamo fatto qualcosa di straordinario, abbiamo dovuto comunque gestire situazioni sempre in emergenza, arriviamo in emergenza. Sembra tutto normale. Oggi senza Lobotka. Avevamo appena recuperato Neres, Buongiorno è in infermeria fissa. Juan Jesus si è fatto male, Olivera da adattare. Da gennaio in poi sono successe tantissime cose, stare lì ci deve dare tantissimo orgoglio. I ragazzi ci stanno credendo. Manca l’ultimo passo, dobbiamo farlo insieme. In maniera corretta, intelligente, va fatto insieme, se dovesse accadere, è lì che dobbiamo celebrare come dio comanda».
Quanto peserò l’assenza in panchina?
«Dispiace l’espulsione perché uno lavora tanto durante l’anno. Sinceramente mi ha dato molto fastidio l’ostruzione del Parma nel secondo tempo, l’ho trovata esagerata, si stanno pure lamentando del recupero. Abbiamo giocato pochissimo nel secondo tempo, prima un crampo poi un altro, entrava il medico, è stato permesso un po’ troppo. In Inghilterra queste situazioni vengono fischiate sonoramente dal pubblico. Posso capire gli obiettivi diversi ma tutto c’è un limite e questo mi ha portato a essere espulso e non essere in panchina, Lo staff sa quello che dovrà fare. Mi auguro in futuro che queste ostruzioni, perdite di tempo plateali vengano evitate».
Difficoltà come percorso, complicato o emozionante
«Molto complicato. È sempre passato tutto per normale. I giocatori non c’erano, nessuno diceva niente. Siamo stai zitti, non ci siamo mai lamentati, mai voluto dare alibi ai calciatori,. Ma pensateci, da gennaio in poi quante soluzioni abbiamo trovato. Buongiorno fuori da gennaio. Nessuno ha tirato mai in ballo questo, non era giusto farlo, però ogni tanto, bisogna usare il cervello e dire: ma questi stanno ancora là raschiando il barile. Si soffre, vuoi pure non soffrire? Queste sono emozioni. Lo scudetto due anni fa è stato vinto in carrozza, questa è un’altra situazione, quest’anno se non volete neanche soffrire mi arrendo, è troppo per me»
Come si prepara questa partita finale?
«Si entra in un’altra dimensione. È una situazione totalmente diversa. Questi ragazzi hanno vinto lo scudetto in carrozza, un testa a testa così non lo hanno mai vissuto. Quando dissi iniziamo a giocare dieci finali, adesso siamo arrivati all’ultima, loro sono stati bravissimi. A loro dirò: “andiamo a prenderci lo scudetto”»