L’Inter non ha sentito l’odore del sangue, il gol di Pedro ha spento la luce (Libero)
Atteggiamento che ha infastidito San Siro. La natura “pazza” si è nuovamente rivelata in tutta la propria essenza

Db Como 23/05/2025 - campionato di calcio serie A / Como-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Joaquin Correa-Lautaro Martinez
L’Inter non ha sentito l’odore del sangue, il gol di Pedro ha spento la luce
Il gol di Pedro ha spento la luce, quel calcio di rigore realizzato dallo spagnolo al minuto 89 di Inter-Lazio ha fatto calare il sipario sulle speranze di trionfo che i nerazzurri stavano improvvisamente cullando, nel mentre la cronaca dal Tardini raccontava di un Napoli inchiodato sullo 0-0 contro i padroni di casa del Parma. Gli astri si stavano riallineando e per una volta l’Inter ha avuto l’opportunità di giocare la parte di quella che ne approfitta. Invece non è andata così, la natura “pazza” si è nuovamente rivelata in tutta la propria essenza e la squadra, distratta dall’impegno della Champions eletto fin da subito come prioritario, neanche sentendo l’odore del sangue ha avuto la forza mentale per switchare e pensare solo al campionato.
Atteggiamento che ha infastidito San Siro, perché per una stagione intera hanno tutti compreso l’esigenza di doversi in qualche modo risparmiare al fine di cullare il sogno della coppa dalle grandi orecchie, ma a pochi minuti dalla fine di Inter-Lazio, i nerazzurri erano in vantaggio e avevano superato il Napoli al primo posto in classifica.
In quel momento la testa non avrebbe dovuto ricevere alcuna contaminazione dal pensiero della Champions, non avrebbe dovuto prevalere alcun sentimento di paura, né avrebbe dovuto presentarsi la famosa sindrome da braccino, quella che viene ai tennisti quando sono in procinto di vincere un match importante.
Inter, il futuro di Inzaghi è congelato e non è così scontato come sembra (Tuttosport)
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul futuro di Simone Inzaghi all’Inter. Secondo il quotidiano, molto dipende dall’esito della corsa scudetto e, soprattutto, da quello della finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain.
“Simone Inzaghi ha deciso di congelare fino a nuovo ordine ogni discorso legato al futuro”, esordisce Tuttosport. “Negli ultimi 180′ di stagione l’Inter si gioca tutto e, mentre per lo scudetto i destini nerazzurri pendono da quanto accadrà a Napoli, a Monaco di Baviera, dopo aver eliminato Bayern e Barcellona, l’Inter si presenterà con la consapevolezza di giocarsi alla pari la finale con il Paris Saint-Germain. L’offertone dell’Al-Hilal (20 milioni a stagione) è stata declinata, ma questo non vuol dire che Inzaghi firmerà il rinnovo in bianco”, prosegue il quotidiano.
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Determinante, in tal senso, sarà il risultato nell’ultimo atto della Champions. “Qualora l’Inter dovesse perdere con il Psg, Inzaghi chiuderebbe l’annata senza aver vinto nulla e la grande cavalcata in Europa verrebbe però bilanciata in negativo da uno scudetto gettato alle ortiche […] La conferma di Inzaghi non sarebbe comunque in discussione però risulterebbe difficile pensare a qualcosa di diverso del “solito” prolungamento annuale”, si legge.
Se invece la squadra nerazzurra dovesse vincere la Champions, Inzaghi si presenterà al tavolo in una posizione ben più forte. “Sarebbe pienamente autorizzato nel chiedere a chi dirige l’area tecnica importanti garanzie sulla competitività della squadra. Non va dimenticato in tal senso quanto accaduto un’estate fa, quando la richiesta di avere un attaccante dalle caratteristiche diverse rispetto a quelli in rosa è rimasta inevasa e, allo stesso modo, anziché arrivare un centrale esperto è planato sulla Pinetina l’acerbo Palacios”.