Inzaghi è molto di più de “l’uomo che si agita in campo”: conosce a memoria i suoi giocatori e gli avversari
L'Equipe svela i segreti del suo successo: studia, cerca di parlare ai suoi giocatori nelle loro lingue, fa percorrere ai calciatori anche 10 km durante un allenamento.

Db Milano 27/04/2025 - campionato di serie A / Inter-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi
Tattica, intensità e gestione. L’Equipe, alla vigilia della finale di Champions tra Psg e Inter, analizza i segreti del metodo Inzaghi, che ha portato i nerazzurri verso la seconda finale in tre anni.
Inzaghi è molto di più de “l’uomo che si agita in campo”: conosce a memoria i suoi giocatori e gli avversari
Il quotidiano francese scrive:
Per il grande pubblico, a volte viene ridotto a “quell’uomo che si agita lungo la linea laterale con gli occhi sporgenti”. Ma Simone Inzaghi è molto di più. Dietro questa caricatura, l’architetto del progetto Inter dal 2021 è un allenatore plurititolato (9 trofei, di cui 6 con i nerazzurri) che ha sviluppato intorno a sé una squadra solidale e creativa. La sua è una metodologia opposta a quella di Luis Enrique. Dal suo arrivo a Parigi, il tecnico spagnolo ama lasciare i suoi giocatori nell’incertezza di chi scenderà in campo come titolare; Inzaghi segue un ragionamento diverso: organizza molto spesso degli 11 vs 11 nei giorni precedenti le partite, con la squadra presumibilmente titolare contro quella dei sostituti. Ma l’ex attaccante si spinge anche oltre la sua logica: studia punti specifici in campo su cui lavorare quando non si ha la palla tra i piedi, lavora ai diversi tiri da diverse angolazioni con il portiere Sommer. Ha un rapporto diretto con i giocatori ed è un negoziatore intrattabile. Dietro l’uomo volubile nella partita si nasconde un tecnico diverso fuori dal campo.
Durante le sessioni di allenamento, Inzaghi, insieme a un assistente, è generalmente piuttosto calmo, instaura un rapporto di fiducia, spesso usando l’ironia e cercando di parlare nella lingua madre del suo interlocutore. Convoca anche individualmente i suoi calciatori nel suo ufficio, dove spesso è l’ex giocatore che parla. Inzaghi e il suo staff organizzano puntualmente sessioni tattiche dove ogni movimento o pressione vengono ripetuti instancabilmente. A cui si aggiungono anche allenamenti molto intensi. Il tipo di sforzo è vicino a quello delle partite vere e proprie. A volte, alla fine dell’allenamento, i giocatori sono riusciti a percorrere anche più di 10 km. Al di là del suo rapporto diretto con il suo gruppo, Inzaghi ha guadagnato la fiducia dei suoi giocatori con la sua lettura precisa di ognuno. Nei suoi discorsi, specialmente durante questa Champions, l’italiano ha dimostrato di leggere perfettamente le situazioni a venire. Nei quarti di finale, contro il Bayern Monaco, ad esempio, Inzaghi aveva insistito sulla necessità di “soffrire insieme”. Scommessa vinta.