Hamsik: «Confermo, fui cercato da Milan, Inter e Juve. Allegri? Sarebbe la persona giusta»
Alla Gazzetta: «Grandissimo tecnico, che mi inseguiva con ostinazione e del quale ho enorme stima. È un vincente nato. De Bruyne? Qualcuno mi ci ha avvicinato, ma io sto tre gradini sotto di lui»

Mg Bergamo 03/12/2018 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Marek Hamsik
Marek Hamsik, ex capitano del Napoli, è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per un’intervista tra passato, presente e futuro del club azzurro. Lo slovacco si è soffermato sui rumors di mercato che all’epoca lo accostavano alle big del nostro calcio, ma anche sullo scudetto appena conquistato (con particolare attenzione per McTominay) e sui volti nuovi che potrebbero giungere in terra partenopea. Vi riportiamo di seguito le sue parole.
Le parole di Marek Hamsik
La voleva il Milan e lei disse di no
«Confermo, fui cercato dal Milan».
Si fece avanti anche l’Inter, e lei niente.
«Non posso smentire. Ci sarebbe stata la possibilità seria di passare all’Inter».
E poi la Juventus, che fece di tutto per averla.
«Non negherò che anche questa fu un’idea di quello che chiamate mercato. La Juve ci provò».
Su Allegri
«Grandissimo tecnico, che mi inseguiva con ostinazione e del quale ho enorme stima. È un vincente nato, lo racconta la sua carriera. Sarebbe la persona giusta».
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McTominay come Hamsik al primo anno: 12 gol
«Mi piace un sacco ma siamo diversi. Lui segna anche di testa, che a me riusciva poco».
La “17” a McT o De Bruyne?
«Intanto bisogna vedere se Olivera gliela lascia… io amo i centrocampisti che vanno in porta e anche quelli che creano assist, adoro Pedri. Qualcuno mi ha avvicinato a De Bruyne ma io sto tre gradini sotto di lui».
De Bruyne sta per sbarcare a Napoli
«Sarebbe un colpo eccezionale. Porterebbe il suo straordinario talento, la sua esperienza. Strepitoso. Un fuoriclasse».
Ricorda tutto…
«La presentazione, il Pocho con un vestito da persona seria, i capelli lunghi. Io che ero un bambino. Poi lui è diventato un simbolo».
Beh, lei di più: 520 presenze
«Sono fiero di quello che sono riuscito ad ottenere. I primi a vincere la Coppa Italia dopo Maradona».
Avrebbe voluto uno scudetto
«Ci siamo andati vicino e non è arrivato. Ha deciso per noi il destino».
Quello del 2018 l’ha mai sentito scippato?
«Non ho rimpianti, è andata così, io mi sono goduto da tifosi questi due titolo con il Napoli. Venerdì sera ero a casa mia, con i miei figli. Prima che cominciasse la partita con il Cagliari ho messo sui social una foto della sciarpa azzurra. Poi quando Scott ha segnato ho avvertito i brividi: gran gol, gli vanno fatti i complimenti. A lui, ai compagni, a Conte, a tutti».