Le Parisien. Anche lui parla di miracolo. «È più che un miracolo con la squadra rifondata, i torti arbitrali e le invenzioni dei giornalisti»

De Zerbi porta il Marsiglia in Champions e va tra i tifosi ad accendere fumogeni: «Sono nato ultrà»
Il Marsiglia è in Champions League. Roberto De Zerbi ce l’ha fatta. Ieri sera la vittoria a Le Havre per 3-1 e la certezza matematica. Al momento il Marsiglia è secondo con cinque punti sulla quarta e una sola giornata da giocare.
Le Parisien scrivono che al fischio finale
De Zerbi è quasi più eccitato dei suoi giocatori al momento di saltare e gettarsi verso il settore ospiti. L’ex tecnico di Brighton e Sassuolo si è persino autoinvitato per accendere un fumogeno. Gesto che ha fatto particolarmente piacere ai tifosi dell’Olympique Marsiglia. (…) «Sono nato Ultrà», ha detto a Dazn. «Sono molto, molto felice per i giocatori, per il club, per i tifosi, per la città di Marsiglia che è una città che vive per il calcio».
«Con tutti i problemi che abbiamo avuto, una squadra che è stata completamente rifondata, con i torti che a volte abbiamo subito a causa di decisioni arbitrali, sconfitte che sono state pesanti, polemiche, scusatemi se lo dico, ma a volte inventate dai giornalisti, onestamente è più che un miracolo».
De Zerbi a craqué un fumigène pour célébrer la qualification en Champions League🔥🇮🇹
[@MatziHnoo] pic.twitter.com/xoZXnZjMKY
— Massilia Zone (@MassiliaZone) May 11, 2025
De Zerbi ha elogiato il ritiro di Roma dove ha portato la squadra per isolarla dal contesti francese.
«Abbiamo lavorato molto per unire la squadra e lo abbiamo dimostrato in campo, abbiamo visto una famiglia e così ci sono più possibilità di vincere. Anche per questo abbiamo fatto questo ritiro in Italia. Non è vero che i giocatori erano contro di me, mi ha fatto male leggerlo. Non c’è mai stato un ammutinamento, nemmeno un problema. In dieci anni il Marsiglia si è qualificato tre volte per la Champions, questa è la quarta. L’anno scorso siamo arrivati ottavi, abbiamo ridotto gli stipendi, non abbiamo speso sul mercato come i nostri rivali diretti, quindi penso che a volte non abbiamo visto o apprezzato appieno tutto il lavoro che il club e lo staff stavano facendo”.