Conte è stato bravissimo ma parliamo di lavoro, non di miracoli. E del suo stipendio (Il Giornale)
Il suo ingaggio giustifica le ambizioni del Napoli: si paga tanto un allenatore solo per provare a vincere. E non dimentichiamo i 150 milioni spesi in estate

Db Venezia 16/03/2025 - campionato di calcio serie A / Venezia-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Antonio Conte è a un passo dal far vincere il quarto scudetto al Napoli. Nonostante sia stato spesso definita la stagione degli azzurri come una grande impresa, non tutti sono d’accordo. Specialmente perché la rosa attuale conta ancora diversi giocatori che hanno vinto due anni fa il terzo scudetto.
Conte non ha fatto un miracolo con il Napoli
Il Giornale scrive:
Conte è a una vittoria dal suo decimo scudetto (5 in campo, 5 in panchina, più una Premier con il Chelsea) e già pare di sentirlo ripetere quel che ha detto ogni volta che ha parlato da 6 mesi in qua. Impresa storica, miracolo inatteso e via enfatizzando, ma soprattutto sempre scordando quel che il Napoli ha fatto appena due anni fa, con 7/8 titolari del terzo scudetto in campo anche nel (possibile) quarto. E Buongiorno per Kim, piuttosto che McTominay per Zielinski oppure Osimhen sostituito da Lukaku, come da suoi desiderata. Certo gl’infortuni, ma chi non li ha avuti? Certo Kvaratskhelia, ma come rinunciare a quei 70 milioni dopo averne spesi 150 in estate? Restava da giocare e gestire mezzo campionato e Neres era stato uno dei migliori nell’altra metà. Ma soprattutto c’è proprio l’ingaggio di Conte a spiegare le ambizioni del Napoli: perché si sceglierebbe quello che si considera il migliore, con annessi e connessi e gli oneri che assumerlo comporta, se non per provare a vincere? Conte è stato bravissimo, e con lui la sua squadra. Ma parliamo di lavoro, non di miracoli.
Nessun recupero per il match contro il Cagliari
Scrive Repubblica:
Conte non farà grandi cambiamenti ovviamente contro il Cagliari: è una sfida in cui conteranno soprattutto le motivazioni, quindi toccherà al Napoli che ha pareggiato contro Genoa e Parma trovare le forze per mandare ko il Cagliari e tagliare il traguardo scudetto. Non ce la farà a recuperare dal problema alla caviglia Stan Lobotka che al massimo potrebbe accomodarsi in panchina in extremis. Stesso copione per Buongiorno e Juan Jesus. Tutti e tre non hanno del tutto archiviato i rispettivi infortuni.