Capello: «Merito a Conte per un’impresa che sembrava impossibile, ancor più dopo la cessione di Kvaratskhelia»

Su La Gazzetta: «Non avrei mai pensato che una squadra esperta come l’Inter buttasse via il campionato in questo modo»

Napoli Conte Juve

Ci Napoli 11/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Genoa / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Fabio Capello su La Gazzetta dello Sport analizza la devastante prestazione dell’Inter contro la Lazio che, di fatto, butta via lo scudetto  e di contro il miracolo Conte al Napoli.

“Non avrei mai pensato che una squadra esperta come l’Inter buttasse via il campionato in questo modo. E a questo punto, a una giornata dalla fine del torneo, credo proprio che per il Napoli sia fatta: ha conservato, sia pur con qualche patema contro un Parma che in casa si è confermato avversario molto ostico per le “grandi”, la lunghezza di vantaggio in classifica sui rivali e domenica prossima affronterà un Cagliari aritmeticamente salvo, mentre Inzaghi e i suoi andranno a Como al cospetto di una squadra pure, come i sardi, ormai tranquilla, ma che vorrà chiudere in bellezza davanti al proprio pubblico un torneo condotto con un piglio autorevole e un gioco assai brillante per essere una neopromossa”. 

I motivi, secondo Capello, non sono di natura fisica, ma mentale “E non è una questione di calo fisico, perché negli ultimi minuti, dopo il 2-2 laziale, erano tutti lì che correvano come pazzi. No, è un fatto di testa, mentale. Probabilmente il desiderio di risparmiare energie, pensando inconsciamente anche alla finale di Champions, forse la paura di un infortunio muscolare, che a questo punto della stagione è dietro l’angolo, ha fatto tirare i remi in barca alla squadra. Peccato per loro, perché il Napoli delle ultime uscite non è quello di qualche mese fa. Ma a maggior ragione va dato merito a Conte di aver probabilmente portato a compimento un’impresa che a inizio campionato in pochi pronosticavano, e forse ancor più dopo che a gennaio il tecnico del Napoli si è visto orfano del suo giocatore di maggior classe, quel Kvaratskhelia ceduto al Psg”.

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