Alla Gazzetta sulle vicende di Champions League: «Tra Inter e Psg sarà una finale equilibrata, ma tutto parte dal centrocampo, come sempre».

Fabio Capello, si sa, non ha mai avuto peli sulla lingua. Non li aveva quando era in panchina, né li ha oggi oggi che fa l’opinionista in televisione o concedendo interviste ai giornali. L’ex tecnico di Roma e Juve, tra le altre, ha parlato alla Gazzetta dello Sport soffermandosi sulla Champions League: oltre che a fare i complimenti all’Inter per l’accesso in finale e a fare alcune previsioni, il 78enne friulano ha ‘bacchettato’ il tecnico del Barcellona per la sua «presunzione» nell’affrontare la gara contro i nerazzurri. Vi proponiamo di seguito un estratto delle sue parole.
Le parole di Fabio Capello
«Sarà una finale equilibrata, ma tutto parte dal centrocampo, come sempre. A Barcellona il trio di Inzaghi aveva sofferto molto e invece martedì i suoi centrocampisti hanno fatto una buona partita. Ovviamente però il 31 maggio non ci sarà andata e ritorno, né pubblico di casa a spingere o stadio da espugnare in trasferta, ci aspetta quindi una finale a viso aperto. I centrocampisti dell’Inter mi hanno convinto anche se, essendo a fine stagione, ovviamente non sono più brillantissimi. Poi davanti ci sono Lautaro e Thuram…», ha detto Capello in vista della finale tra i nerazzurri e il Paris Saint-Germain.
Quanto alla squadra francese: «Oltre a Donnarumma la squadra di Luis Enrique è equilibrata e ha un centrocampo molto forte: non è un reparto con molta stazza, però hanno tutti qualità, dinamismo e attenzione tattica di altissimo livello. E poi pressano subito, recuperando palla velocemente. Anche se ieri, però, è sembrato un po’ preoccupato dalla pressione dell’Arsenal».
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«C’è tanta fantasia con Doué, Dembélé, Kvaratskhelia… È tutta gente che sa dribblare e se non li affronti al meglio ti possono castigare. Nella linea difensiva, invece, è sempre fondamentale il ruolo di Marquinhos che guida benissimo tutti i compagni di reparto. E c’è una somiglianza con l’Inter: gli esterni Hakimi e Mendes, come quelli nerazzurri, sono molto bravi a venire avanti in fase offensiva. In fascia sarà necessaria la massima attenzione», ha proseguito.
Come dicevamo, però, nel corso della chiacchierata, Capello ci ha tenuto a ‘rimproverare’ il tecnico del Barcellona, Hansi Flick, per le scelte fatte nei momenti cruciali del gara al Meazza: «In semifinale Inzaghi è stato bravo a sfruttare le occasioni, con Flick che a un minuto dalla fine ha continuato a giocare uomo contro uomo: un po’ presuntuoso…».
Infine, Capello ha concluso dicendo: «Luis Enrique mi sembra un allenatore preparato, si è fatto una squadra su misura, zeppa di ottimi giocatori. Non ha una stella assoluta come è Lamine Yamal per il Barcellona, uno su cui si basa tutta la squadra. Si potrebbe nominare Dembélé perché è quello che si mette di più in evidenza, ma tutti i titolari del Psg sono molto bravi e ugualmente importanti».