Domenica ha detto: «L’Atalanta ha anche cambiato proprietà, magari diventerà qualcosa di diverso». Per il Corriere Bergamo è lui a essere cambiato

Gasperini, gli americani dell’Atalanta erano pronti a cacciarlo quando disse: “Preferisco i giocatori al centro sportivo”
Hanno fatto rumore a Bergamo le frasi di domenica sera di Gasperini alla Domenica Sportiva: «L’Atalanta ha pure cambiato proprietà e magari diventerà qualcosa di diverso. Sarà giusto che le cose vadano avanti in un altro modo». Saluti e baci. Il Corriere di Bergamo oggi aggiunge dettagli succosi. Come quello del nuovo propietario americano – Pagliuca – che avrebbe voluto esonerare il Gasp.
Scrive il Corriere Bergamo con Pietro Serina:
È vero che è cambiata la proprietà, ma la gestione del club è saldamente nelle mani dei Percassi. Pagliuca si fida della gestione attuale, anzitutto per la diversa conoscenza dello sport italiano e dei suoi meccanismi. Fosse stato per gli americani, dopo le dichiarazioni di Barcellona («Ho sempre preferito i giocatori allo stadio di proprietà, al centro sportivo e all’Under 23», aveva detto il tecnico) Gasperini sarebbe stato «licenziato» perché non in linea con la politica societaria, che mira esattamente al contrario: non giocatori, ma strutture e vivaio. Per tenere i conti in ordine.
Poi, c’è l’altra frase: l’Atalanta «magari diventerà qualcosa di diverso».
È Gasperini a essere cambiato, non l’Atalanta
E qui il Corriere Bergamo scrive:
Questa è la chiave di tutto: l’Atalanta diventerà qualcosa di diverso? Oppure è il tecnico che, modificando via via i suoi obiettivi, si è così allontanato dai principi del club che ora lo vede distante, cambiato? Gasperini è cresciuto fino a vincere l’Europa League, ha chiesto di confermare i big e inserirne altri per un nuovo passo avanti, poi è partito Koopmeiners. Ma se l’Atalanta smettesse di cedere i vari Koopmeiners per 50 milioni allora sì che cambierebbe la sua politica. A Bergamo da 118 anni si fa calcio con i bilanci in regola: l’Atalanta diventerà qualcosa di diverso quando smetterà di rispettare questo principio. L’Atalanta cambierà quando a 50 milioni preferirà gli acquisti alle vendite. Quando di regola preferirà i Cuadrado a 36 anni (1988) agli Okoli (2001, da titolare a scomparso).
Per poi concludere:
L’Atalanta è ben ferma nei suoi principi e — per fortuna del mondo nerazzurro — non si muoverà da lì. È Gasp ad aver preso altre vie. A fine stagione o dimostrerà il contrario, o ne dovremo tutti prendere atto.