Figo: «L’Inter deve superare grandi ostacoli per fare il triplete, anche il Napoli che pensa solo al campionato»

Alla Gazzetta: «I nerazzurri possono farcela, ma vedo il Psg favorito per la Champions. Ancelotti? Il calcio ha la memoria corta, mette in dubbio la capacità di un tecnico del suo valore».

Luis Figo

2004 archivio Image Sport / Calcio / Portogallo / Luis Figo / foto Imago ONLY ITALY

Luis Figo, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato della possibilità di vincere il triplete per l’Inter e la doppia sfida contro il Barcellona in Champions League.

Figo: «L’Inter deve superare grandi ostacoli per fare il triplete, anche il Napoli che pensa solo al campionato»

Come vede la semifinale di Champions?

«Due squadre che giocano a calcio con uno stile differente, ma descrivere questa sfida guardando le statistiche di miglior attacco e miglior difesa è riduttivo. L’Inter non solo difende bene, ma lotta per il triplete e lo fa giocando ad un ottimo livello».

Sorpreso dal cambiamento del Barcellona?

«No, conosco Flick e penso stia facendo un gran lavoro, come lo fece al Bayern. Quando l’hanno preso al Barça ero curioso di vedere come si sarebbe integrato e si è adattato rapidamente e con grande naturalezza. Ha ridato fiducia a Raphinha e Lewandowski, è tutto lì. E’ fondamentale che un giocatore stia bene con la testa».

Chi vede favorito per la Champions?

«Il Psg. Sta benissimo fisicamente, ma è difficile fare un pronostico».

L’Inter può vincere anche il campionato?

«Sì, può fare il triplete. Poi è ovvio che per vincere Champions, Serie A e Coppa Italia devi superare grandissimi ostacoli come il Barça, o il Napoli che da agosto pensa solo al campionato, e il Milan in Coppa».

Ancelotti pare a fine corsa col Real Madrid…

«Il mondo del calcio ha la memoria corta. Si fa fatica ad andare oltre l’ultima partita e al Real Madrid la cosa vale ancora di più. Ma mi sembra strano che si metta in dubbio la capacità di un allenatore dal valore di Ancelotti».

Sabato hanno fischiato Mbappé che era in tribuna…

«Il Bernabeu è così, se qualcosa non va o non piace, si fischia chiunque. Mbappé non deve sentirsi diverso dagli altri in senso negativo, anche io sono stato fischiato quando giocavo male. Succede. Bisogna reagire, migliorare e tornano gli applausi. Il Bernabeu è esigente».

Correlate