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La tiepida solidarietà dei tennisti italiani a Sinner dopo la squalifica (Il Giornale)

Bertolucci su X: «L’ assordante silenzio di quasi tutti i giocatori italiani sul caso Sinner mi ferisce». Il Giornale: «ha ragione Berrettini, nel tennis non ci sono amici»

La tiepida solidarietà dei tennisti italiani a Sinner dopo la squalifica (Il Giornale)
Jannik Sinner of Team Italy (R) celebrates his victory over Alex de Minaur of Team Australia, with teammate Matteo Berrettini, after winning his semi-final singles match between Italy and Australia at the Davis Cup Finals at the Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena arena in Malaga, southern Spain, on November 23, 2024. (Photo by Thomas COEX / AFP)

La tiepida solidarietà dei tennisti italiani a Sinner dopo la squalifica (Il Giornale)

Scrive Il Giornale con Marco Lombardo (che prende spunto da un tweet di Bertolucci):

La conclusione della vicenda Clostebol (…) propaga ombre azzurre sul tennis. Perché la verità, alla fine, è sempre la stessa: si è amici fino a prova contraria, a meno che poi si abbia bisogno di aiuto. E in quel caso l’eterna promessa di vicinanza esce dal campo ed evapora. Paolo Bertolucci, che di tennis è non solo un grande ex ma pure un saggio commentatore, l’ha fatto notare:
«L’assordante silenzio di quasi tutti i giocatori italiani sul caso di Jannik Sinner mi ferisce».

E in effetti, al di là delle nette dichiarazioni di Andrea Vavassori  e quelle di Matteo Berrettini («Jannik è stato chiaramente vittima di un errore»), si notano più gli assenti che i presenti. Gli stessi che avevano appunto giurato eterna stima e gratitudine nei confronti del numero uno del mondo quando, seppur sfinito dalla stagione più emotivamente complicata della sua vita, era corso a spendere le ultime energie a Malaga per far vincere a tutti la seconda Coppa Davis consecutiva.

Sinner, oggi a Repubblica ha parlato Sonego

Va detto – aggiungiamo noi del Napolista – che stamattina su Repubblica c’è l’intervista a Sonego che sta ovviamente dalla parte di Sinner.

Prosegue Il Giornale:

Spiace davvero, insomma, che il populismo a sproposito di Kyrgyos abbia trovato spazio anche in chi avrebbe dovuto schierarsi
nettamente a favore di un compagno. Ma come afferma Berrettini, ormai altro saggio anche lui,«nel tennis non ci sono amici». O meglio: spesso anche lì, come nella vita, l’amicizia viene ridotta in noccioline.

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