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De Laurentiis è sceso dal palcoscenico, ha lasciato le luci della ribalta a Conte (Gazzetta)

A Castel Volturno ci va il giusto, le chiavi del centro sportivo consegnate al ds Manna e a mister Conte. Anche nell’anno dello scudetto disse la sua solo a scudetto conquistato

De Laurentiis è sceso dal palcoscenico, ha lasciato le luci della ribalta a Conte (Gazzetta)
Italian producer Aurelio De Laurentiis walks the red carpet of the opening film "Beetlejuice Beetlejuice" presented out of competition during the 81st International Venice Film Festival at Venice Lido, on August 28, 2024. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, non è più al centro dell’attenzione, ha lasciato il posto a Conte e a Manna. Lo scrive Gazzetta che fa notare come avvenne la stessa cosa anche nell’anno dello scudetto. Ormai al centro del palcoscenico c’è solo Conte.

De Laurentiis a Castel Volturno ci va il giusto

Scrive il quotidiano con Antonio Giordano:

Dopo la vittoria del Napoli sul Monza, quando una luce nuova – anzi, vecchia – ne ha illuminato il volto, Adl ha riscoperto la dimensione favolistica del calcio, s’è goduto il primo posto in classifica e poi, tacendo ma non troppo, ha evocato il sogno con uno di quei messaggi che si possono definire subliminali: certe cose, meglio non sussurrarle, o farlo a modo suo, ed avendo scelto un profilo basso per starsene all’ombra di Antonio Conte, l’ha buttata lì, con nonchalance.

Poi, è rientrato in se stesso, nel Dela contemporaneo, e ha continuato (ma assai teoricamente) a guardare il Napoli dal buco della serratura: a Castel Volturno ci va il giusto, le chiavi del Centro Sportivo sono state consegnate a Giovanni Manna, il ds, e ad Antonio Conte, il garante di una rifondazione tout court, anche mediatica, l’unico attore protagonista che parla, allude («ccà nisciuno è fesso»), controprovoca («poi ci sono i furbetti che vogliono metterci pressione»), elabora strategie (la difesa a quattro, ma no a tre o a cinque, e davanti il tridente con McTominay) e occupa un palcoscenico dal quale De Laurentiis è sceso.

Adl ha riprodotto la propria immagine a somiglianza di quella del 2022-2023, quando tacendo sino a marzo – ormai era fatta anche se pure in quel caso per pudore si isolò – lasciò che il Napoli di Spalletti mettesse le mani sullo scudetto prima di concedere liberamente il suo pensiero, ridondante o anche no. 

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