A Castel Volturno ci va il giusto, le chiavi del centro sportivo consegnate al ds Manna e a mister Conte. Anche nell’anno dello scudetto disse la sua solo a scudetto conquistato

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, non è più al centro dell’attenzione, ha lasciato il posto a Conte e a Manna. Lo scrive Gazzetta che fa notare come avvenne la stessa cosa anche nell’anno dello scudetto. Ormai al centro del palcoscenico c’è solo Conte.
De Laurentiis a Castel Volturno ci va il giusto
Scrive il quotidiano con Antonio Giordano:
Dopo la vittoria del Napoli sul Monza, quando una luce nuova – anzi, vecchia – ne ha illuminato il volto, Adl ha riscoperto la dimensione favolistica del calcio, s’è goduto il primo posto in classifica e poi, tacendo ma non troppo, ha evocato il sogno con uno di quei messaggi che si possono definire subliminali: certe cose, meglio non sussurrarle, o farlo a modo suo, ed avendo scelto un profilo basso per starsene all’ombra di Antonio Conte, l’ha buttata lì, con nonchalance.
Poi, è rientrato in se stesso, nel Dela contemporaneo, e ha continuato (ma assai teoricamente) a guardare il Napoli dal buco della serratura: a Castel Volturno ci va il giusto, le chiavi del Centro Sportivo sono state consegnate a Giovanni Manna, il ds, e ad Antonio Conte, il garante di una rifondazione tout court, anche mediatica, l’unico attore protagonista che parla, allude («ccà nisciuno è fesso»), controprovoca («poi ci sono i furbetti che vogliono metterci pressione»), elabora strategie (la difesa a quattro, ma no a tre o a cinque, e davanti il tridente con McTominay) e occupa un palcoscenico dal quale De Laurentiis è sceso.
Adl ha riprodotto la propria immagine a somiglianza di quella del 2022-2023, quando tacendo sino a marzo – ormai era fatta anche se pure in quel caso per pudore si isolò – lasciò che il Napoli di Spalletti mettesse le mani sullo scudetto prima di concedere liberamente il suo pensiero, ridondante o anche no.