In conferenza: «Per arrivare al massimo in partita serve dare il 101% in allenamento. Da piccolo ho ammirato tanti calciatori, ma forse Pirlo un po’ di più».
Samuele Ricci, che ha giocato contro la Francia a centrocampo insieme a Tonali e Frattesi, è intervenuto in conferenza stampa prima del match tra Italia e Israele di domani.
Ricci: «Non mi aspettavo un exploit così contro la Francia»
Ha inizialmente dichiarato:
«Non mi aspettavo un exploit così contro la Francia, ma credevo molto anche nel lavoro fatto in settimana a Coverciano. S’è creato un gruppo molto unito e abbiamo riportato tutto nella partita. In Nazionale ci sono tanti giocatori forti. Tonali? E’ sempre stato forte, un centrocampista tra i più completi che ci sono nel panorama mondiale e giocare con lui in mezzo al campo facilita tutto».
Sei considerato un giovane promettente per il futuro dell’Italia. Ma anche l’Israele ne ha diversi, li conosci?
«Sinceramente non conosco molto i giocatori israeliani, ma sicuramente ci metteranno molto in difficoltà e avranno dei giovani molto promettenti. Bisognerà stare molto attenti. Veniamo da una vittoria contro la Francia, ma non va assolutamente presa sottogamba, queste sono le gare più difficili. Dobbiamo rimettere in campo l’atteggiamento mostrato con la Francia».
Sei pronto a giocarne due di fila in tre giorni?
Ricci: «Sì, se il ct mi metterà in campo non ci sono problemi. Lo stress fa parte un po’ del gioco, ma queste sono le gare più belle da disputare e bisogna sempre farsi trovare pronti. Bisogna provare a fare bene in allenamento per poi riportare tutto nella partita, per arrivare al massimo al match bisogna dare il 101% durante gli allenamenti».
Hai mostrato grande personalità anche contro Mbappé, quando l’hai aggirato nell’area di rigore dell’Italia. E’ incoscienza o cos’altro?
«Forse è un po’ di incoscienza, ma ognuno di noi calciatori ha degli istinti un po’ naturali, delle cose che vengono naturali e riescono meglio rispetto ad altre cose. Poi sì ero in area di rigore, magari ho anche rischiato, ma è andata bene».
Qual è oggi lo spirito di questa Nazionale?
«Lo spirito è quello giusto, sono convinto che giocheremo contro l’Israele come contro la Francia. Questo è un gruppo unito, giochiamo quasi tutti in Serie A e ci conosciamo e questo credo possa fare la differenza».
Chi era il tuo idolo da piccolo?
«Guardavo tanto Pirlo come centrocampista, ma ne sono passati talmente tanti… Abbiamo avuto tanti giocatori davvero forti, ma il calciatore che ammiravo di più era sicuramente Pirlo».
C’è stato un messaggio che hai ricevuto e che non ti aspettavi dopo venerdì?
«Mi hanno scritto talmente tante persone… Anche persone che non sentivo da tanto tempo e mi ha fatto piacere. Poi dopo le gare mi fa sempre piacere sentire i miei genitori. Pensa, è l’unica partita che non sono riusciti a vedere perché mi hanno sempre seguito. Questa volta la partita è coincisa con la loro vacanza in Corsica».