Scopre l’anima delle città. Preparatevi a vederlo a Testaccio o a Trastevere, magari con la moglie Irena o le figlie

Juric figlio di prof universitario, offre da bere ai tifosi al pub e ama il death metal (Repubblica)
Repubblica scrive di Ivan Juric neoallenatore della Roma.
Il primo giorno in cui arrivò a Torino, Ivan Juric entrò in un pub, lo Shamrock, e ordinò una Guinness. Quando alcuni tifosi del Torino lo avevano riconosciuto, volevano offrirgli una birra. Lui pagò da bere a tutto il locale dicendo: «Me la offrirete solo dopo che avrò vinto una partita». In realtà, ha sempre pagato lui: lì o a Lo Sbarco, locale di San Salvario a cui avrebbe voluto dedicare una vittoria nel derby sulla Juve: non ci riuscirà mai. Ma all’allenatore che la Roma ha scelto per uscire dal pantano piace vivere le città in cui lavora. Le gira, le annusa, ne scopre l’anima. Preparatevi a vederlo a Testaccio o a Trastevere, magari con la moglie Irena o le figlie, Lucia, che studia alla Bocconi, e Karla, appena diplomata al Classico. Per Juric lo studio è fondamentale: il papà di Ivan era professore universitario di Lettere classiche. E se la mamma, da bambino, gli smontava la sveglia per impedire che corresse ad allenarsi prima della scuola, a incoraggiarlo a non lasciare il calcio era papà Jure: anche per questo per lui ha sempre conservato una venerazione.
Fin troppo noto che Ivan ami il death metal: cultura musicale sconfinata, preferisce gruppi come Napalm Death, Carcass e Obituary ai più contemporanei “che pensano solo alla velocità”. Non ama invece la retorica.
Juric è a Roma, i tifosi: «Giochi solo chi ha gli attributi, spaccagli il cu…», chiedono la cessione di Cristante
Continua la pesante contestazione a Trigoria per l’esonero (incomprensibile) di Daniele De Rossi, mandato via dopo soli 8 mesi di gestione della Roma e dopo un inizio di stagione traballante per parecchie altre squadre. È da poco arrivato in auto Ivan Juric al centro sportivo, colui che guiderà i giallorossi fino (forse) al 2025, con opzione in caso di qualificazione in Champions. Dai lati della vettura del croato boati, insulti alla società e anche qualche “incentivo” come «gioca solo chi ha le palle!» o ancora «Mannate via Cristante!» e poi «Spaccagli il c**o a ‘ste m***e.»