Da Dimaro: «Uno che abbia più frecce nel suo arco e che possa portare caratteristiche che diano gol e allo stesso tempo esaltare i compagni di squadra»

Stellini, il vice di Conte: «Se andasse via Osimhen sceglierei un attaccante con una struttura importante»
Stasera in piazza a Dimaro Conte ha presentato lo staff che lo accompagnerà nel suo percorso a Napoli. Tra questi, c’è Stellini che gli farà da vice.
Nel corso della serata i giornalisti hanno posto delle domande allo staff e a Stellini è stato chiesto quale sarebbero le caratteristiche che dovrebbe avere il centravanti per lui, se andasse via Osimhen.
«Sceglierei un attaccante con una struttura importante, che abbia più frecce nel suo arco e che possa portare caratteristiche che diano gol e allo stesso tempo esaltare i compagni di squadra».
Qui la presentazione
Napoli, Conte presenta il suo staff in piazza a Dimaro. Lombardo introduce la presentazione.
Fa il suo ingresso Antonio Conte, che saluta tutti.
«È importante ringraziare voi che siete venuti a trascorrere questo ritiro a Dimaro con la squadra, grazie della passione che ci state trasmettendo».
Conte presenta il suo staff. Il primo a entrare è il vice Stellini, che è stato introdotto da Conte così:
«Il mio primo assistente, mio ex calciatore. Vado a Siena a fare l’allenatore, l’anno prima lui giocava nel Bari. Lo chiamo e gli chiedo come sta, lui era convinto che lo avessi chiamato per farlo giocare con me, ma io l’avevo chiamato per fargli iniziare una nuova carriera».
Poi Abbruscato.
«È una new entry, ha tanta passione. Gli auguriamo il meglio possibile»
Poi Gianluca Conte, collaboratore tecnico e fratello di Antonio.
«Gianluca è mio fratello, ma sono una persona che se uno merita viene a lavorare con me, altrimenti con tutto il rispetto per la famiglia, non sono uno che dà corsie preferenziali. Ha iniziato a lavorare con me andando a vedere insieme le partite, adesso lavora in pianta stabile e dà aiuto come match analyst e per la parte difensiva».
Poi il preparatore atletico Coratti.
«Io venni chiamato ad Arezzo, mi dissero “vieni solo che non possiamo pagare altri”, lì incontrai Coratti. Durante il mio percorso l’ho richiamato. È una persona positiva e servono persone positive per far affrontare ai calciatori gli allenamenti pesanti».