Ennesimo miracolo in coppia con Evans, alle Olimpiadi. Due match point annullati. È a sole due vittorie al podio olimpico

L’altra foto di questi Giochi (una, imbattibile, è questa) è la coppia Murray-Evans con le braccia al cielo, come in un’esultanza sincronizzata. Avevano appena vinto annullando due match point in un tie-break decisivo. Ma soprattutto avevano allungato un altro po’ la carriera di Murray. Che è diventata quasi uno stillicidio. “C’era persino una specie di repulsione in loro – scrive il Guardian – una determinazione che no, non sarebbe finita lì, al Suzanne-Lenglen contro il un belga numero 35 del mondo. A sole due vittorie dalla quarta medaglia olimpica”.
Il Guardian si chiede “se sia davvero utile elogiare un ritiro iperprolungato che sembra essere iniziato più di cinque anni fa, quando tenne quella lacrimosa conferenza stampa a Melbourne e gli organizzatori dell’Australian Open improvvisarono un sdolcinato montaggio d’addio”.
Il fatto è che “con un crescente senso di anticlimax, Murray si è ritirato al rallentatore per mezzo decennio, un giro finale con più tappe dell’Eras Tour. Il ritiro di Murray è diventato una specie di arco di carriera a sé stante. Si lamenta degli articoli online che documentano il suo declino. Sua madre, Judy, si infuria con Emma Raducanu per aver avuto la temerarietà di anteporre la propria carriera all’addio di Murray. Quando la caduta è tutto ciò che resta, significa il mondo”.